L'importanza della vista per chi guida

A cura di OcchiO.it

Nella casistica degli incidenti stradali c'è una netta preponderanza di guidatori con la vista imperfetta, come è emerso anche da un indagine condotta dalla Commissione Prevenzione difesa Vista, secondo cui un italiano su quattro guida l'auto senza vederci bene.
Per condurre l'auto con tranquillità è necessario non solo possedere 10/10 di acuità visiva per lontano ma necessitano anche alcune altre caratteristiche fondamentali. In primo luogo la visione periferica, cioè un campo visivo tale da abbracciare, senza spostare lo sguardo o la testa, un orizzonte di 140°,70° a destra e 70° a sinistra. Fondamentale nei sorpassi. Occorre poi una buona acutezza visiva dinamica, cioè la capacità di riconoscere chiaramente la corretta distanza un'automobile o una persona mentre si è in movimento. Indispensabile è inoltre una corretta percezione della profondità (stereopsi), cioè la capacità di valutare la distanza relativa fra gli oggetti, o tra un oggetto e il guidatore, specie quando questi ci vengono incontro o ci viaggiano di fianco. Di notte occorre poi una buona visione notturna, ovvero la capacità di vedere con scarsa illuminazione e di riprendersi rapidamente dall'abbagliamento causato dai fari di altre automobili. E' necessario anche un adeguato coordinamento visivo, cioè la capacità di dirigere con facilità e prontezza entrambi gli occhi sullo stesso oggetto (capacità di fusione e ortoforia).
Indispensabile è inoltre l'accomodazione, cioè la capacità di cambiare rapidamente e con disinvoltura il fuoco degli occhi da un oggetto lontano ad uno vicino. Non può mancare infine una corretta percezione del colore (ortocromia).
(Dott. Andrea Valli - oculista)