A cura di B2eyes.com

False etichette e finte confezioni solo in apparenza identiche a quelle di alcune tra le marche più famose. Le analisi chimiche hanno già identificato la composizione di questi prodotti come "pericolosi per la salute pubblica". Le analisi sono state realizzate in collaborazione con i tecnici della Johnson&Johnson, una delle grandi industrie danneggiate dai cattivi imitatori.
Quando i periti hanno attestato la pericolosità di quei prodotti truffaldini la proprietaria della fabbrica pirata è stata scoperta nell'hinterland milanese ed è finita agli arresti domiciliari.
La donna ha 63 anni e dirigeva l'assemblaggio di centinaia di scatoloni di prodotti da bagno contraffatti e per giunta nocivi. Il vero problema, dopo questo arresto, è che gli stessi inquirenti sono convinti che lei fosse solo l'anello finale: la proprietaria del capannone si limitava a far inserire le sostanze-base nei contenitori per le creme, saponi e shampoo.
(Xagena 2001)