Tossicità inaccettabile per la combinazione Bevacizumab, Trastuzumab e Vinorelbina nel cancro alla mammella HER+ metastatico


Sebbene la combinazione di Vinorelbina ( Navelbine ), Trastuzumab ( Herceptin ) e Bevacizumab ( Avastin ) mostri attività sul tumore alla mammella HER2-positivo, metastatico, la percentuale di pazienti in prima linea ancora in vita e libere da progressione dopo un anno non è stata ritenuta tale da raggiungere la soglia predefinita per dichiarare il successo della terapia.

E' stata valutata l'efficacia e la praticabilità della combinazione di Trastuzumab e Vinorelbina con Bevacizumab nei pazienti con tumore alla mammella HER2-positivo, metastatico, in prima o seconda linea.

Le pazienti eleggibili, che presentavano carcinoma mammario HER2-positivo metastatico, misurabile, erano state trattate con non più di una precedente linea di chemioterapia ed erano in trattamento con Trastuzumab ( dose di carico 4 mg/kg, seguita da dose di mantenimento di 2 mg/kg alla settimana ), Vinorelbina ( 25 mg/m2 alla settimana ) e Bevacizumab ( 10 mg/kg ogni due settimane ).

Gli endpoint co-primari erano la percentuale di pazienti ancora in vita e libere da progressione dopo un anno e il profilo di sicurezza e praticabilità, definita come tasso di tossicità non-ematologica di grado 3-4, attribuibile alla terapia di protocollo, inferiore al 20%.

Sono state arruolate 29 pazienti ( 22 in prima linea e 7 in seconda ). L'età mediana delle pazienti era di 48 anni ( range: 37-68 ) e il numero mediano di cicli ricevuti era 8 ( range: 1-23 ), mentre la durata mediana del trattamento è stata di 7.4 mesi ( range: 1-22 ).

Lo studio è stato chiuso prima della sua naturale conclusione a causa del tasso di tossicità non-ematologica di grado 3-4 superiore all'atteso, con 50 eventi in 20 pazienti.
6 pazienti ( 21% ) sono uscite dallo studio per tossicità correlata al trattamento.
Le tossicità più comuni, correlate al trattamento, includevano fatigue ( n = 7 ), neutropenia febbrile ( n = 4 ) e cefalea ( n = 3 ).

Dopo un anno, 8 delle 22 pazienti trattate in prima linea ( 36% ) e 2 delle 7 trattate in seconda linea ( 29% ) erano ancora in vita e libere da progressione.

La sopravvivenza mediana libera da progressione è risultata pari a 9.9 e 7.8 mesi, rispettivamente, nelle coorti trattate in prima e seconda linea.

Risposte obiettive sono state osservate in 16 delle 22 pazienti ( 73% ) e in 5 delle 7 ( 71% ) trattate rispettivamente in prima e seconda linea.

Sebbene la combinazione di Vinorelbina, Trastuzumab e Bevacizumab abbia mostrato attività sul tumore alla mammella HER2-positivo, metastatico, la percentuale delle pazienti in prima linea ancora in vita e libere da progressione dopo un anno è stata ritenuta insufficiente a raggiungere la soglia predefinita per dichiarare il successo del trattamento.
E' stata, inoltre, osservata una tossicità inaccettabile in percentuali più elevate di pazienti rispetto a quanto riportato precedentemente con le combinazioni di Vinorelbina e Trastuzumab oppure Vinorelbina e Bevacizumab. ( Xagena_2013 )

Fonte: Breast Cancer Research and Treatment, 2013

Xagena_Medicina_2013