Carcinoma della cervice: Gemcitabina più Cisplatino e radiazione seguita da terapia adiuvante con Gemcitabina e Cisplatino versus Cisplatino e radiazione
È stato condotto uno studio per determinare se l’aggiunta di Gemcitabina ( Gemzar ) alla chemioradioterapia concomitante con Cisplatino ( Platinex ) e come chemioterapia adiuvante con Cisplatino possa migliorare la sopravvivenza libera da progressione a 3 anni rispetto al concomitante standard di cura nel tumore della cervice localmente avanzato.
I pazienti idonei all’arruolamento, naive alla chemioterapia e radioterapia, con malattia di stadio da IIB a IVA e punteggio di performance di Karnofsky maggiore o uguale a 70 sono stati assegnati in maniera casuale al braccio A ( Cisplatino 40 mg/m2 e Gemcitabina 125 mg/m2 una volta a settimana per 6 settimane con concomitante radioterapia esterna 50.4 Gy in 28 frazioni, seguita da brachiterapia 30-35 Gy in 96 ore e in seguito 2 cicli adiuvanti da 21 giorni con Cisplatino, 50 mg/m2 al giorno 1, più Gemcitabina, 1000 mg/m2 ai giorni 1 e 8 ) o al braccio B ( Cisplatino e radioterapia concomitante seguita da sola brachiterapia; agli stessi dosaggi usati per il braccio A ).
Nel periodo 2002-2004, sono stati arruolati 515 pazienti ( braccio A, n=259; braccio B, n=256 ).
La sopravvivenza libera da progressione a 3 anni è risultata significativamente migliorata nel braccio A versus il braccio B ( 74.4% vs 65.0%, rispettivamente; P=0.029 ), così come la sopravvivenza libera da progressione ( log-rank P=0.0227; hazard ratio, HR=0.68 ), sopravvivenza generale ( log-rank P=0.0224; HR=0.68 ) e tempo alla progressione della malattia ( log-rank P=0.0012; HR=0.54 ).
Le tossicità di grado 3 e 4 sono risultate più frequenti nel braccio A che nel braccio B ( 86.5% vs 46.3%, rispettivamente; P inferiore a 0.001 ), inclusi 2 decessi probabilmente legati a tossicità del trattamento nel braccio A.
In conclusione, la chemioterapia con Gemcitabina più Cisplatino seguita da brachiterapia e chemioterapia adiuvante con Gemcitabina / Cisplatino migliora gli esiti di sopravvivenza con una tossicità maggiore ma clinicamente gestibile rispetto al trattamento standard. ( Xagena_2011 )
Dueñas-González A et al, J Clin Oncol 2011; 29: 1678-1685
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