L'FDA ha approvato Rubraca nel trattamento del tumore alle ovaie con mutazione nel gene BRCA


L'Agenzia regolatoria statunitense FDA ( Food and Drug Administration ) ha approvato Rubraca ( Rucaparib ), un inibitore di PARP, nelle forme avanzate di carcinoma all'ovaio con mutazione del gene BRCA.

Rubraca è un esempio di target therapy ( terapia ad azione mirata ), ovvero di un farmaco in grado di agire selettivamente su un bersaglio specifico di un tumore.
Nel caso di Rucaparib il bersaglio è una poli ADP-ribosio polimerasi ( PARP ).

L'approvazione è avvenuta grazie a studi clinici di fase 3, a cui hanno partecipato 106 pazienti con carcinoma ovarico con una mutazione nel gene BRCA.
Queste pazienti erano state in precedenza sottoposte, senza successo, a più regimi chemioterapici.
Trattate con Rucaparib, il tumore è regredito, in modo totale o parziale, nel 54% dei casi.

PARP [ Poli-(ADP-ribosio)-polimerasi ] sono enzimi nucleari, presenti in tutte le cellule, che principalmente hanno un ruolo nella riparazione del DNA, nei processi di trascrizione, nella regolazione del ciclo cellulare, fino a regolarne la morte cellulare programmata ( apoptosi ).

Quando un paziente oncologico viene trattato con un agente citotossico, che danneggia il DNA, il tumore può riparare questo danno e quindi divenire refrattario alla terapia. La co-somministrazione di un inibitore di PARP impedisce alla cellula tumorale di riparare il DNA, venendo in tal modo distrutta.
In presenza di mutazione nel gene BRCA, la cellula tumorale perde la capacità di riparare i danni al DNA. In questi casi può essere sufficiente un inibitore di PARP per eliminare il tumore.

Rucaparib inibisce selettivamente PARP-1, PARP-2 and PARP-3, risultando attivo in tutti i tumori con mutazione su BRCA1 e BRCA2.

Il cancro all'ovaio viene diagnosticato ogni anno, in tutto il mondo, su 250mila donne, quasi 5mila solo in Italia e oltre 22mila negli Stati Uniti.
Rientra tra le prime cinque cause di morte oncologica tra le donne fino ai 70 anni.
La mutazione BRCA nel tessuto ovarico può far aumentare la probabilità di sviluppare un tumore fino al 46% rispetto a una popolazione femminile generale che è dell’1.8%.
La mutazione BRCA è presente nel 15-25% della pazienti con tumore ovarico.
Il cancro alle ovaie viene considerato un killer silenzioso perché nella maggioranza dei casi la diagnosi viene fatta in uno stadio avanzato.
Nel mondo provoca circa 140mila decessi ogni anno.

Rucaparib non è l’unico farmaco con questo meccanismo d'azione. In precedenza ( 2014 ) era stato approvato Lynparza ( Olaparib ). ( Xagena_2017 )

Fonte: Clovis Oncology, 2017

Xagena_Medicina_2017