Nuovi farmaci per il tumore al seno metastatico: gli inibitori CDK 4/6


Nel corso del Congresso annuale della American Association for Cancer Research ( AACR ), che si è tenuto a New York ( Stati Uniti ), sono stati presentati nuovi aggiornamenti su due dei farmaci più attesi per i prossimi anni: Palbociclib ( Ibrance ) e Abemaciclib ( Verzenio ).
Le due molecole appartengono a una nuova classe di farmaci definiti inibitori di CDK, capaci di bloccare l'azione di alcuni enzimi, le chinasi cicline-dipendenti 4 e 6, che svolgono un'azione fondamentale per la proliferazione dei tumori alla mammella sensibili agli ormoni femminili.

Palbociclib

Palbociclib è, tra gli inibitori di CDK, quello che si trova già nelle fasi più avanzate di sviluppo.
L'FDA ( Food and Drug Administration ) gli ha già conferito la designazione di terapia fortemente innovativa ( Breakthrough Therapy ), il cui sviluppo deve essere accelerato perché molto promettente.

Al meeting AACR i ricercatori della University of California di Los Angeles ( Stati Uniti ) hanno presentato i risultati dello studio di fase 2 PALOMA-1, che ha valutato l'efficacia di una terapia con Palbociclib e Letrozolo contro il solo Letrozolo ( l'attuale terapia standard ) su tumori mammari metastatici sensibili agli ormoni femminili in donne in menopausa.

Con il nuovo farmaco il periodo di arresto della progressione di malattia è raddoppiato, passando dai 10.2 mesi con il solo Letrozolo a 20.2 con l'aggiunta di Palbociclib.
La sopravvivenza media delle pazienti non ha mostrato variazioni significative.
E' necessario attendere un tempo di osservazione più lungo.

Abemaciclib

Abemaciclib è ancora nelle fasi iniziali di sviluppo, ma negli studi preclinici ha già dimostrato una potente azione antitumorale su diverse linee cellulari di tumore al seno sensibile agli ormoni femminili.

Al meeting ACCR, i ricercatori della South Texas Accelerated Research Therapeutics hanno presentato i risultati di uno studio di fase 1 che ha coinvolto 132 pazienti con diversi tipi di tumore, tra cui 36 donne con tumore al seno metastatico.

Le pazienti hanno ricevuto Abemaciclib come unica terapia per un mese, e nel 25% dei casi il farmaco ha ridotto le dimensioni del tumore, riuscendo comunque a bloccarne la crescita in un altro 55%.

La sopravvivenza in assenza di progressione di malattia è stata invece in media di 9.1 settimane ( inferiore a quella registrata con il Letrozolo ). ( Xagena_2014 )
Fonte: ACCR Meeting, 2014

Xagena_Medicina_2014