Carcinoma ovarico epiteliale di stadio IV trattato con chemioterapia intraperitoneale dopo second look: fattori prognostici
Ricercatori del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York, hanno condotto uno studio clinico per determinare l’esito a lungo termine per pazienti con carcinoma ovarico epiteliale ( EOC ) di stadio IV ( classificazione FIGO ), trattate con chemioterapia intraperitoneale dopo un second-look.
Utilizzando i dati retrospettivi di una coorte di 433 pazienti che avevano ricevuto chemioterapia intraperitoneale dopo il second look effettuato dopo l’intervento di chirurgia primaria e una iniziale terapia sistemica per tumore ovarico epiteliale tra il 1984 e il 1998, sono state identificate tutte le pazienti con stadio FIGO III e IV.
Sono state incluse nell’analisi 297 pazienti ( 246 stadio IIIC e 51 stadio IV ).
La sopravvivenza mediana per le pazienti di stadio IV è stata di 34 mesi rispetto ai 42 mesi delle pazienti di stadio IIIC ( P = 0,02 ).
L’unico predittore significativo di sopravvivenza nelle pazienti di stadio IV è stata la presenza di un’importante massa residua al momento dell’inizio della terapia intraperitoneale ( P = 0.027 ).
Quando le pazienti con tumore di stadio IV con e senza effusione pleurica sono state comparate con quelle di stadio IIIC, è stato osservata una tendenza significativa verso una migliore sopravvivenza per le pazienti con effusione pleurica solo rispetto alle altre pazienti dello stesso stadio IV ( P = 0.01 ).
In conclusione, è stata osservata una migliore sopravvivenza per le pazienti senza importanti masse residue all’inizio della terapia intraperitoneale.
Se confrontate con pazienti di stadio IIIC sottoposte ai medesimi trattamenti, le pazienti di stadio IV con effusione pleurica maligna hanno mostrato una migliore sopravvivenza rispetto a quelle con metastasi in altre sedi.
I futuri studi prospettici dovrebbero valutare l’uso della terapia intraperitoneale per pazienti con carcinoma ovarico epiteliale di stadio IV in virtù delle effusioni pleuriche maligne solo per coloro che hanno risposto in maniera positiva all’iniziale terapia sistemica. ( Xagena_2008 )
Zivanovic O et al, Cancer 2008; 112: 2690-2697
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