L'irradiazione parziale della mammella potrebbe essere raccomandata alle pazienti con carcinoma alal mammella in fase iniziale


La radioterapia postoperatoria nel trattamento adiuvante del carcinoma alla mammella, è in grado di ridurre in modo significativo il tasso di recidiva locale.

Uno studio ha cercato di determinare se la irradiazione parziale accelerata della mammella ( APBI ) potesse essere efficace quanto l'irradiazione dell’intera mammella ( WBI ) nella prevenzione della recidiva.

Sono stati esaminati i dati di follow-up decennale per le donne arruolate nello studio randomizzato di fase III APBI IMRT.

Il follow-up quinquennale dello studio non aveva mostrato differenze significative nella recidiva del tumore o nei tassi di sopravvivenza.

Lo studio APBI IMRT ha arruolato 520 donne di età superiore ai 40 anni con carcinoma alla mammella in fase 1 o 2.
Nel periodo2005-2013, le pazienti sono state randomizzate in un rapporto 1:1 a ricevere il trattamento di irradiazione parziale o totale.
Le pazienti nel braccio APBI hanno ricevuto ogni giorno un totale di 30 gray di radiazioni al letto tumorale in cinque momenti diversi, mentre quelle nel braccio WBI ne hanno ricevute un totale di 50 gray su tutto il seno in 25 momenti diversi, più un aumento di 10 gray sul letto tumorale in cinque momenti diversi.

Lo studio ha mostrato che dopo 10 anni le pazienti nel gruppo irradiazione parziale avevano evidenziato una recidiva di carcinoma alla mammella del 3.3%, rispetto al 2.6% di recidiva del gruppo trattato con irradiazione totale.

Questi risultati erano paragonabili a quelli a 5 anni, in cui il gruppo che aveva ricevuto irradiazione parziale aveva presentato un tasso di recidiva del 2.4%, mentre il gruppo che aveva ricevuto l'irradiazione totale dell’1.2%.

I risultati nel loro complesso non hanno mostrato differenze statisticamente significative.

Anche la sopravvivenza globale a 10 anni era molto simile tra i due gruppi: del 92.7% per le donne che avevano ricevuto irradiazione parziale e del 93.3% per le donne che avevano ricevuto irradiazione totale.

La sopravvivenza specifica al tumore alla mammella, invece, è stata del 97.6% per coloro che hanno ricevuto irradiazione parziale e del 97.5% per coloro che hanno ricevuto irradiazione totale.

Il tasso di sopravvivenza libera da metastasi a distanza, infine, è stato del 96.9% sia per le donne che hanno ricevuto irradiazione parziale sia per coloro che hanno ricevuto irradiazione totale.

Questi dati sono a sostegno dei risultati dello studio precedente.
L’irradiazione parziale accelerata della mammella può produrre un eccellente controllo della malattia.

Dallo studio è emerso che può essere raccomandato alle pazienti con un minor rischio di recidiva di essere trattate con l’irradiazione parziale accelerata della mammella, mentre per le pazienti con un rischio maggiore di recidiva può essere utile raccomandare di essere trattate con l’irradiazione dell’intera mammella.

Un regime giornaliero di irradiazioen parziale a fasci esterni potrebbe produrre un miglioramento della qualità di vita, minore tossicità e potenziale riduzione del trattamento complessivo.
Inoltre, il trattamento con irradiazione parziale potrebbe anche avere meno probabilità di causare cambiamenti estetici e potrebbe essere meno costoso rispetto all'irradiazione totale del seno. ( Xagena_2019 )

Fonte: San Antonio Breast Cancer Symposium ( SABCS ), 2019

Xagena_Medicina_2019