Nuova diagnosi di mieloma multiplo e induzione e mantenimento con Bortezomib


Uno studio ha valutato se Bortezomib ( Velcade ) durante le fasi di induzione e mantenimento possa migliorare la sopravvivenza nei pazienti con nuova diagnosi di mieloma multiplo.

In totale, 827 pazienti con nuova diagnosi di mieloma multiplo sintomatico sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere terapia di induzione con il regime VAD ( Vincristina, Doxorubicina e Desametasone ) oppure il regime PAD ( Bortezomib, Doxorubicina e Desametasone ), seguito da Melfalan ad alto dosaggio e trapianto autologo di cellule staminali.

La terapia di mantenimento consisteva in Talidomide 50 mg ( VAD ) una volta al giorno o Bortezomib 1.3 mg/m2 ( PAD ) una volta ogni 2 settimane per 2 anni.

L’analisi primaria ha valutato la sopravvivenza libera da progressione aggiustata secondo lo stadio ISS ( International Staging System ).

La risposta completa, inclusa la risposta quasi completa, è risultata superiore dopo induzione con PAD ( 15% vs 31%; P inferiore a 0.001 ) e terapia di mantenimento con Bortezomib ( 34% vs 49%; P inferiore a 0.001 ).

Dopo un follow-up mediano di 41 mesi, la sopravvivenza libera da progressione è risultata superiore nel braccio PAD ( mediana di 28 mesi vs 35 mesi; hazard ratio [ HR ], 0.75; P=0.002 ).

All’analisi multivariata, la sopravvivenza generale è risultata migliore nel braccio PAD ( HR=0.77; P=0.049 ).

In pazienti ad alto rischio presentatisi con aumento dei livelli di creatinina superiore a 2 mg/dL, Bortezomib ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da progressione da un valore mediano di 13 mesi a 30 mesi ( HR=0.45; P=0.004 ) e la sopravvivenza generale da una mediana di 21 mesi a 54 mesi ( HR=0.33; P inferiore a 0.001 ).

È stato inoltre osservato un beneficio nei pazienti con delezione 17p13 ( sopravvivenza mediana libera da progressione, 12 vs 22 mesi; HR=0.47; P=0.01; sopravvivenza generale mediana, 24 mesi vs non raggiunta a 54 mesi; HR=0.36; P=0.003 ).

In conclusione, Bortezomib durante le fasi di induzione e mantenimento migliora la risposta completa e determina una migliore sopravvivenza libera da progressione e sopravvivenza generale. ( Xagena_2012 )

Sonneveld P et al, J Clin Oncol 2012; 30: 2946-2955

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