Carcinoma alla prostata e recidiva biochimica e mortalità negli uomini a basso rischio sottoposti a radioterapia


Ricercatori del Brigham and Women’s Hospital, Harvard Medical School, a Boston ( Stati Uniti ) hanno valutato le recidive biochimiche di PSA ( antigene specifico per la prostata ), la mortalità specifica per il tumore della prostata e la mortalità per tutte le cause, in uomini di età superiore ai 70 anni, trattati con radioterapia con fasci esterni a dosaggio convenzionale.

Un totale di 358 uomini con tumore della prostata localizzato hanno preso parte allo studio.
L’età mediana dei pazienti era di 71.2 anni.
Il periodo osservazionale mediano è stato di 4 anni.

L’analisi univariata ha dimostrato che la crescente velocità del PSA pre-trattamento era associata in modo significativo ad un PSA pre-trattamento in crescita ( p < 0.0001 ), al punteggio Gleason ( p = 0.0002 ) e ad un più breve tempo di raddoppiamento del PSA post-radioterapia ( p = 0.0007 ).

Negli uomini di età superiore ai 70 anni con malattia a basso rischio ed una velocità del PSA inferiore o uguale ad 1ng/ml per anno, tutte le morti osservate sono state di eziologia diversa rispetto al tumore della prostata.

La recidiva biochimica in questo gruppo ha raggiunto il 43.3% a 7 anni, a causa dell’età avanzata della popolazione esaminata e della biologia meno aggressiva. ( Xagena_2006 )

Petit JH et al, Cancer 2006; Epub ahead of print




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