Rischio tubercolosi con Gavreto a base di Pralsetinib, un farmaco per il tumore al polmone non-a-piccole cellule con mutazione RET


L'Agenzia regolatoria europea, EMA ( European Medicines Agency ) ha emesso una importante informativa riguardo al farmaco oncologico Gavreto, il cui principio attivo è Pralsetinib.

Nei pazienti trattati con Pralsetinib è stata segnalata tubercolosi, principalmente extrapolmonare. Prima di iniziare il trattamento, i pazienti devono essere sottoposti a una valutazione per la ricerca di tubercolosi attiva e inattiva ( latente ), in accordo alle raccomandazioni e procedure locali.

Nei pazienti con tubercolosi attiva o latente, la terapia antimicobatterica standard deve essere avviata prima dell’inizio del trattamento con Gavreto.

Gavreto è un medicinale antitumorale indicato per il trattamento degli adulti con cancro del polmone non-a-piccole cellule in stadio avanzato, causato da alterazioni di un gene denominato RET ( noto come tumore NSCLC positivo per la fusione di RET ), che non sono stati trattati con un inibitore di RET.

Gavreto è disponibile sotto forma di capsule. La dose raccomandata è di 400 mg al giorno da assumere con un bicchiere d’acqua a stomaco vuoto.

Il principio attivo di Gavreto, Pralsetinib, è un inibitore di RET appartenente a una classe più ampia di medicinali antitumorali noti come inibitori della tirosin-chinasi. Blocca l’attività di una proteina anomala denominata proteina di fusione di RET, prodotta dall’organismo a causa di una modifica del gene RET.
Nelle cellule del tumore al polmone non-a -piccole cellule, le proteine di fusione di RET possono causare una crescita incontrollata delle cellule e quindi del cancro. Bloccando le proteine di fusione di RET, Pralsetinib contribuisce a ridurre la crescita e la diffusione del cancro.

Le reazioni avverse più comuni di Gavreto ( che possono riguardare più di 3 persone su 10 ) sono: anemia, neutropenia, stipsi, dolore osseo o muscolare, stanchezza, leucopenia, aumento delle aminotransferasi e pressione arteriosa aumentata.
Gli effetti indesiderati gravi più comuni sono: infezione polmonare, polmonite ( infiammazione del polmone ) e anemia grave.
Altri effetti indesiderati comuni includono emorragia ( più di 1 persona su 10 ) e prolungamento dell’intervallo PR ( una variazione dell’attività elettrica del cuore ) ( più di 1 persona su 100 ). ( Xagena_2023 )

Fonte: EMA, 2023

Xagena_Medicina_2023