Pazienti oncologici trattati con inibitori tirosin-chinasi di VEGFR: incidenza e rischio di mortalità correlata al trattamento


Gli inibitori tirosin-chinasici del recettore del fattore di crescita vascolare endoteliale ( VEGFR )rappresentano il trattamento elettivo di diverse neoplasie.
Questi farmaci sono stati inoltre associati a un aumento del rischio di eventi avversi potenzialmente pericolosi per la vita, come eventi trombo-arteriosi, sanguinamento, insufficienza cardiaca congestizia e altri.

È stato effettuata una meta-analisi aggiornata per determinare il rischio di eventi avversi fatali in pazienti oncologici trattati con inibitori della tirosinchinasi di VEGFR.

Sono stati selezionati gi studi sugli inibitori tirosin chinasici di VEGFR approvati dalla FDA ( Food and Drug Administration ( Pazopanib, Sunitinib e Sorafenib ) che riferivano di pazienti oncologici con un tumore primario di qualunque tipo, con disegno randomizzato e un adeguato profilo di sicurezza.

In totale, sono stati inclusi 4.679 pazienti da 10 studi randomizzati e controllati, con 2.856 da studi su Sorafenib, 1.388 su Sunitinib e 435 su Pazopanib.

L’incidenza di eventi avversi fatali correlati agli inibitori tirosin-chinasici di VEGFR è stata pari all’1.5% con un rischio relativo di 2.23 ( P=0.023 ), rispetto ai pazienti controllo.

Nell’analisi di sottogruppo, non è stata osservata differenza nel tasso di eventi avversi fatali tra i diversi inibitori tirosin-chinasici di VEGFR o tipi di tumore.

Non sono emerse prove di bias di pubblicazione.

In conclusione, in una meta-analisi di studi randomizzati e controllati l’uso di inibitori della tirosin-chinasi di VEGFR è risultata associata a un aumento del rischio di eventi avversi fatali, rispetto ai pazienti del gruppo controllo. ( Xagena_2012 )

Schutz FA et al, J Clin Oncol 2012; 30: 871-877

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