Il trattamento locoregionale del tumore primario non influenza la sopravvivenza globale nelle pazienti con diagnosi di tumore alla mammella metastatico che hanno risposto alla chemioterapia front-line


Il ruolo del trattamento locoregionale nelle donne con tumore metastatico della mammella alla diagnosi non è ben definito.
L'evidenza preclinica indica che questo trattamento potrebbe favorire la diffusione della malattia metastatica, mentre molte analisi retrospettive in coorti cliniche hanno, invece, suggerito un effetto favorevole dello stesso trattamento.

E' stato confrontato l'effetto del trattamento locoregionale verso nessuna terapia sugli esiti di donne con cancro al seno metastatico alla diagnosi.
Nello studio randomizzato, controllato, in aperto, sono state arruolate pazienti precedentemente non-trattate, di età inferiore o uguale a 65 anni, con stima dell'aspettativa di vita residua di almeno 1 anno, che avevano ricevuto diagnosi di cancro al seno metastatico.
Le pazienti sono state randomizzate in un rapporto 1:1 al trattamento locoregionale diretto al tumore alla mammella primario e ai linfonodi ascellari o a nessuna terapia locale, utilizzando una sequenza di randomizzazione a blocchi generata da computer.

Le pazienti con tumore alla mammella primario operabile che potevano essere trattate con terapia endocrina sono state randomizzate upfront, mentre quelle con tumore primario non-resecabile sono state avviate alla chemioterapia prima della randomizzazione.
In quest'ultimo gruppo, le pazienti che avevano mostrato una risposta tumorale obiettiva dopo 6-8 cicli di chemioterapia sono state randomizzate.

Endpoint primario era la sopravvivenza globale analizzata nella popolazione intention-to-treat ( ITT ).

Nel periodo 2005-2013 sono state randomizzate 350 delle 716 pazienti che avevano ricevuto diagnosi di tumore alla mammella metastatico: 173 al trattamento locoregionale versus 177 ( non-trattate localmente ).

Al cut-off dei dati, il 1 novembre 2013, il follow-up mediano è risultato di 23 mesi ( IQR: 12.2 - 38.7 ) con 235 decessi totali ( trattamento locoregionale, n = 118; nessuna terapia, n = 117 ).

La sopravvivenza globale mediana è stata di 19.2 mesi ( IC 95%: 15.98 - 22.46 ) nel gruppo sottoposto a trattamento locoregionale e di 20.5 mesi ( IC 95%: 16.96 - 23.98 ) in quello non-trattato ( HR=1.04, IC 95%: 0.81- 1.34; p = 0.79 ) e la corrispondente sopravvivenza globale a 2 anni era pari rispettivamente al 41.9% ( IC 95%: 33.9 - 49.7 ) vs 43.0% ( IC 95%: 35.2 - 50.8 ).

Il solo evento avverso osservato era un'infezione della ferita chirurgica in una paziente inclusa nel gruppo di trattamento locoregionale.

Dallo studio è emerso che non esiste evidenza indicante che il trattamento locoregionale del tumore primario possa influenzare la sopravvivenza globale nelle pazienti con diagnosi di tumore alla mammella metastatico che hanno risposto alla chemioterapia front-line. ( Xagena_2015 )

Fonte: The Lancet Oncology, 2015

Xagena_Medicina_2015