Tumore alla vescica: trattamento immunoterapico con Atezolizumab associato a chemioterapia come prima linea
IMvigor130 è il primo studio di fase III a mostrare risultati positivi di un inibitore di checkpoint immunitario, Atezolizumab ( Tecentriq ), nel carcinoma uroteliale in fase avanzata.
Lo studio ha coinvolto 1.213 pazienti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico mai trattati.
La sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) media è stata di 8.2 mesi tra i pazienti trattati con la combinazione Atezolizumab e chemioterapia contro 6.3 nel gruppo solo chemioterapia.
In una analisi ad interim sono stati osservati risultati incoraggianti, sebbene non ancora statisticamente significativi, anche in termini di sopravvivenza globale ( OS ) rispetto alla sola chemioterapia in una popolazione intention-to-treat ( ITT ), con 16 mesi di sopravvivenza globale per la combinazione contro 13.4 per la sola chemioterapia.
Il profilo di sicurezza dei pazienti trattati con Atezolizumab in associazione a chemioterapia è apparso coerente con i profili di sicurezza noti dei singoli farmaci e non sono stati evidenziati nuovi problemi con la loro combinazione.
Nel carcinoma uroteliale, il principale problema associato all'uso della chemioterapia è che, mediamente, i pazienti con tumore alla vescica sono anziani, hanno comorbidità di diverso tipo e per questo è difficile dare loro il miglior trattamento possibile.
I risultati iniziali dello studio IMvigor130 confermano l'importante ruolo del sistema immunitario nel controllo anche di questa neoplasia e dimostrano, a fronte di una buona tollerabilità della combinazione, la possibilità di integrare risorse terapeutiche diverse nell'ottica di una sempre maggiore personalizzazione delle scelte. ( Xagena_2019 )
Fonte: European Society of Medical Oncology ( ESMO ) Congress, 2019
Xagena_Medicina_2019