Nessuna differenza tra chemioterapia e radioterapia sequenziale o alternante nella conservazione della laringe
Sia la chemioterapia di induzione seguita da irradiazione sia la chemioterapia e la radioterapia concomitanti sono considerate opzioni alternative alla laringectomia totale nei pazienti con cancro della laringe in stadio avanzato o carcinoma ipofaringeo.
Ricercatori dell’EORTC ( European Organization for Research and Treatment of Cancer ) Radiation Oncology Group hanno riportato i risultati di uno studio clinico di fase 3.
I pazienti con carcinoma della laringe ( stadio T3-T4 ) o dell’ipofaringe ( stadio T2-T4 ) a cellule squamose resecabile e in stadio avanzato, con linfondi regionali nel collo classificati come stadio N0-N2 e senza metastasi, sono stati assegnati a trattamento nel gruppo sequenziale ( o controllo ) e nel gruppo alternante ( o sperimentale).
Nel gruppo sequenziale, i pazienti con una riduzione uguale o superiore al 50% del tumore primario dopo 2 cicli di Cisplatino e 5-Fluorouracile hanno ricevuto altri 2 cicli, seguiti da radioterapia ( 70 Gy totali ).
Nel braccio sperimentale, un totale di 4 cicli di Cisplatino e 5-Fluorouracile ( nelle settimane 1, 4, 7 e 10 ) sono stati alternati a radioterapia ( 20 Gy ) durante i 3 intervalli di 2 settimane tra i cicli di chemioterapia ( 60 Gy totali ).
Tutte le persone che non hanno risposto al trattamento sono state sottoposte a chirurgia di salvataggio e radioterapia post-operatoria.
I 450 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale al trattamento ( 224 nel gruppo sequenziale e 226 in quello alternante ) e sono stati seguiti per un periodo osservazionale mediano di 6,5 anni.
La sopravvivenza con laringe funzionale è risultata simile nel braccio sequenziale e in quello alternante ( hazard ratio per morte e/o eventi = 0,85 ), così come la sopravvivenza generale mediana ( 4,4 e 5,1 anni, rispettivamente ) e l’intervallo mediano libero da progressione ( 3,0 e 3,1 anni, rispettivamente ).
Mucositi di grado 3 o 4 sono state osservate nel 32% dei 200 pazienti nel gruppo sequenziale che hanno ricevuto radioterapia e nel 21% dei 220 pazienti nel gruppo alternante.
Edema grave tardivo e/o fibrosi sono stati osservati nel 16% dei pazienti nel braccio sequenziale e nell’11% nel braccio alternante.
In conclusione, la conservazione della laringe, l’intervallo libero da progressione e la sopravvivenza generale sono risultati simili nei due rami dello studio, così come gli effetti collaterali acuti e tardivi. ( Xagena_2009 )
Lefebvre JL et al, J Natl Cancer Inst 2009; 101: 142-152
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XagenaFarmaci_2009