Cancro allo stadio avanzato: effetti degli interventi palliativi sugli esiti clinici


Sono disponibili pochi studi clinici randomizzati e controllati sull’efficacia degli interventi palliativi per migliorare il trattamento di pazienti con cancro allo stadio avanzato.

Uno studio ha valutato l’effetto di un intervento guidato da personale infermieristico sulla qualità di vita, l’intensità dei sintomi, l’umore e l’uso di risorse nei pazienti con carcinoma allo stadio avanzato.

Tra novembre 2003 e maggio 2008, 322 pazienti sono stati coinvolti nello studio che prevedeva un intervento psicoeducazionale a componenti multiple ( Progetto ENABLE [ Educate, Nurture, Advise, Before Life Ends ] ) condotto da infermieri esperti e che comprendeva 4 sessioni educazionali a cadenza settimanale e sessioni di follow-up mensile fino alla morte o al completamento dello studio ( n=161 ), rispetto alle cure tradizionali ( n=161 ).

Le misure di esito includevano la qualità di vita, misurata con il Functional Assessment of Chronic Illness Therapy for Palliative Care ( punteggio da 0 a184 ).
L’intensità dei sintomi è stata misurata mediante la scala Edmonton Symptom Assessment ( punteggio : 0-900 ) e l’umore mediante la scala del Center for Epidemiological Studies Depression ( intervallo: 0-60 ).

Queste misure sono state valutate al basale, a 1 mese e ogni 3 mesi fino alla morte o al completamento dello studio.
L’intensità del servizio è stata misurata come numero di giorni in ospedale e nelle unità di terapia intensiva e il numero di Dipartimenti di Pronto Soccorso visitati.

Sono stati randomizzati in totale 322 partecipanti con tumore del tratto gastrointestinale ( 41%; 67 nel gruppo cure tradizionali vs 66 nel gruppo intervento ), del polmone ( 36%; 58 vs 59 ), del tratto genito-urinario ( 12%; 20 vs 19 ) e del seno ( 10%; 16 vs 17 ).

Gli effetti stimati del trattamento ( intervento meno cure tradizionali ) per tutti i partecipanti è risultato di ( valori medi ) 4,6 per la qualità della vita ( P = 0,02 ); di -27,8 per l’intensità dei sintomi ( P = 0,06 ) e di -1,8 per l’umore depresso ( P = 0,02 ).

Gli effetti stimati del trattamento nei partecipanti che sono morti nel corso dello studio sono stati ( valore medio ) 8.6 per la qualità di vita ( P = 0.02 ), di –24.2 per l’intensità dei sintomi ( P = 0.24 ) e di –2.7 per l’umore depresso ( P = 0.03 ).

L’intensità del servizio non è risultata diversa nei 2 gruppi.

In conclusione, rispetto ai partecipanti che hanno ricevuto cure oncologiche tradizionali, quelli sottoposti a intervento palliativo guidato da personale infermieristico e focalizzato su cure fisiche, psicosociali fornite assieme a terapie oncologiche ha portato a punteggi più elevati nella qualità di vita e nell’umore, ma non a miglioramenti nei punteggi di intensità dei sintomi o riduzione dei giorni in ospedale, presso Unità di Terapia Intensiva o di visite al Pronto Soccorso. ( Xagena_2009 )

Bakitas M et al, JAMA 2009; 302: 741-749



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