Fratture distali della tibia: efficacia dell’osteosintesi mini-invasiva con placca
Il trattamento delle fratture della porzione distale della tibia, utilizzando l’osteosintesi mini-invasiva con placca ( MIPO ) può ridurre al minimo il danno ai tessuti molli e l’integrità vascolare dei frammenti ossei.
Uno studio, retrospettivo, multicentrico, ha valutato l’esito in 27 pazienti ( 18 maschi e 9 femmine; età media 43 anni ) trattati con la tecnica MIPO per fratture distali della tibia.
Il periodo osservazionale medio è stato di 12 mesi.
In accordo con il sistema di classificazione AO, sono stati individuati 22 pazienti con fratture di tipo 43A, 1 con frattura 43B, 2 con fratture 43C e 2 con fratture di tipo 42A; 3 fratture erano aperte secondo la classificazione Gustilo e Anderson.
Il tempo medio alla saldatura è stato di 4 mesi.
Tutti i pazienti si sono rimessi completamente in piedi a 8 settimane.
In un caso la saldatura non si è verificata: si trattava di un forte fumatore cronico sottoposto a trapianto autologo di osso a 5 mesi, che però dopo 9 mesi dall’intervento non mostrava ancora saldatura dell’osso.
Nel gruppo frattura aperta, sono state osservate 2 saldature tardive ancora una volta in forti fumatori che hanno raggiunto la saldatura tra 7 e 8 mesi dopo l’intervento senza ulteriori complicazioni.
Le 2 infezioni superficiali verificatesi sono state trattate con successo utilizzando antibiotici orali e non è stato osservato alcun fallimento nella fissazione, nè caso di allineamento rotazionale non corretto.
In conclusione, l’osteosintesi mini-invasiva con placche rappresenta un metodo di trattamento efficace per le fratture distali della tibia.
L’utilizzo di metodiche di riduzione indiretta e piccole incisioni è tecnicamente impegnativo, ma riduce il trauma chirurgico ai tessuti molli. ( Xagena_2010 )
Sukeik M et al, J Orthopaedics 2010; 7(1)e7
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Chiru2010