Malattia di Parkinson: più alta prevalenza di ipovitaminosi D
Si ritiene che la vitamina D potrebbe avere un ruolo nella malattia di Parkinson.
Ricercatori della Emory University School of Medicine ad Atlanta ( Stati Uniti ), hanno condotto uno studio con lo scopo di comparare la prevalenza della deficienza di vitamina D in una coorte di pazienti con malattia di Parkinson con quella di soggetti sani e di pazienti con malattia di Alzheimer.
Lo studio si è basato su interviste e sulla comparazione in cieco dei livelli di 25-Idrossivitamina D ( 25[OH]D ).
Un numero significativamente più elevato di pazienti con malattia di Parkinson ( 55% ), rispetto ai controlli ( 36% ) o ai pazienti con Alzheimer ( 41%; P=0,02, test del chi quadrato ), ha mostrato insufficienza di vitamina-D.
La concentrazione media di 25(OH)D nella coorte di pazienti con Parkinson è risultata significativamente inferiore rispetto a quella delle coorti dei pazienti con Alzheimer e dei controlli ( 31,9 ng/mL vs 34,8 ng/mL e 37,0 ng/mL, rispettivamente; P = 0,03 ).
In conclusione, questo studio sulle concentrazioni di 25-Idrossivitamina D in una coorte di pazienti con malattia di Parkinson, prevalentemente bianchi, ha dimostrato una maggiore incidenza di ipovitaminosi nei pazienti affetti da Parkinson, rispetto a controlli sani e a pazienti con Alzheimer.
Questi dati sono a sostegno di un possibile ruolo dell’insufficienza di vitamina D nella malattia di Parkinson. ( Xagena_2008 )
Evatt ML et al, Arch Neurol 2008; 65:1348-1352
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