Fattori associati allo sviluppo di fluttuazioni motorie e discinesia nella malattia di Parkinson


Le fluttuazioni motorie e la discinesia possono causare disabilità e ridurre la qualità della vita nei pazienti con malattia di Parkinson.

Ricercatori del Parkinson Study Group hanno valutato i fattori associati allo sviluppo di fluttuazioni motorie e discinesia.
Inoltre, hanno esaminato la sequenza di presentazione nei singoli pazienti.

E’ stata eseguita un’analisi retrospettiva dei dati di uno studio clinico che ha confrontato il Pramipexolo ( Mirapexin ) e la Levodopa come trattamento iniziale della malattia di Parkinson.

I pazienti sono stati seguiti per 48-58 mesi e valutati ad intervalli di 3 mesi per la presenza di fluttuazioni motorie e discinesia.

Il 62.8% dei pazienti ha sviluppato complicanze motorie. Di questi, il 37.6% ha sviluppato fluttuazioni motorie ma non discinesia, il 12,2% discinesia ma non fluttuazioni motorie, il 25.4% fluttuazioni prima della discinesia, il 17.5% discinesia prima della fluttuazione ed il 7.4% ha sviluppato entrambi nel medesimo tempo.

I fattori associati al precoce presentarsi della discinesia sono risultati essere stadio 2 o più alla scala Hoehn-Yahr, dosaggio cumulativo di Levodopa, dosaggio equivalente di Levodopa ( Levodopa + Pramipexolo ), e presentazione di fluttuazioni motorie.

Il trattamento con Pramipexolo era associato al presentarsi in tempi successivi di discinesia.

Fattori associati alla precoce presentazione di fluttuazioni motorie sono stati: dosaggio cumulativo di Levodopa, dosaggio cumulativo equivalente di Levodopa, e presentazione di discinesia.

I fattori associati al tardivo presentarsi delle fluttuazioni motorie sono stati: l’età d’insorgenza di 65 anni o più, ed il trattamento con Pramipexolo.

I dati dello studio hanno evidenziato che i più alti dosaggi equivalenti cumulativi di Levodopa ( Levodopa + Pramipexolo ) erano associati al precoce presentarsi delle complicanze motorie.
La fluttuazione motoria e la discinesia sembrano essere intercorrelate, poiché la presenza dell’una è associata al precoce sviluppo dell’altra. ( Xagena_2006 )

Hauser RA et al, Arch Neurol 2006; 63: 1756-1760




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