Malattia di Parkinson: la noradrenalina potrebbe avere un effetto protettivo sui neuroni dopaminergici
Studi sperimentali con l’utilizzo di modelli animali con malattia di Parkinson hanno indicato che la noradrenalina potrebbe proteggere i neuroni dopaminergici dal danneggiamento.
Uno studio compiuto da Ricercatori canadesi ed austriaci ha valutato se le aree cerebrali umane che hanno alti livelli di noradrenalina sono meno predisposte alla perdita della dopamina nella malattia di Parkinson.
La ricerca è stata compiuta post-mortem ed i livelli riscontrati sono stati confrontati con quelli dei soggetti sani di controllo.
La perdita di dopamina nella malattia di Parkinson è risultata correlata negativamente ai livelli normali di noradrenalina, con aree ricche in noradrenalina ( es. la porzione ricca di noradrenalina del nucleus accumbens ) risparmiate dalla perdita di dopamina.
Tuttavia, nello striato, i livelli di noradrenalina nel caudato e nel putamen erano simili, nonostante la dopamina fosse più marcatamente ridotta nel putamen.
I dati post-mortem stanno ad indicare che la noradrenalina potrebbe influenzare la perdita di neuroni dopaminergici nella malattia di Parkinson e che un approccio noradrenergico potrebbe avere un ruolo neuroprotettivo. ( Xagena_2006 )
Tong J et al, Arch Neurol 2006; 63: 1724-1728
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Neuro2006