Bambini affetti da disturbo dello spettro autistico e con alti livelli di comportamento ripetitivo: mancanza di efficacia del Citalopram
Gli inibitori selettivi del riassorbimento della serotonina ( SSRI ) sono ampiamente prescritti nei bambini con disturbi dello spettro autistico.
Uno studio, organizzato dal STAART Psychopharmacology Network, si è posto l’obiettivo di determinare l’efficacia e la sicurezza della terapia con Citalopram ( Seropram ) nel comportamento ripetitivo nei bambini con disturbi dello spettro autistico.
Hanno preso parte allo studio 149 volontari tra i 5 e i 17 anni di età ( età media: 9.4 anni ), che sono stati assegnati in modo casuale a ricevere Citalopram ( n=73 ) oppure placebo ( n=76 ).
I bambini e ragazzi arruolati nello studio erano affetti da disturbi dello spettro autistico, sindrome di Asperger o disturbo pervasivo dello sviluppo, non meglio specificato; la gravità della loro patologia era classificata almeno come moderata alla scala Clinical Global Impressions ( CGI ) e alla scala Severity of Illness Scale ( SOIS ); e i comportamenti compulsivi erano valutati almeno come moderati alla scala Children's Yale-Brown Obsessive Compulsive Scale ( CY-BOCS ) modificata per disturbi pervasivi dello sviluppo.
Per 12 settimane i partecipanti hanno assunto Citalopram ( 15 mg/5 mL ) oppure placebo, con un valore medio per la dose massima di Citalopram di 16.5 mg/die per via orale ( massima dose 20 mg/giorno ).
La principale misura di esito era la risposta positiva definita come un livello di molto o moltissimo miglioramento alla sottoscala Clinical Global Impressions – Improvement ( CGI-I ).
Un importante endpoint secondario era il punteggio alla scala CY-BOCS modificata per i disturbi pervasivi dello sviluppo.
Non è stata osservata una differenza significativa nel tasso di risposte positive alla sottoscala CGI-I tra il gruppo trattato con Citalopram ( 32.9% ) e il gruppo placebo ( 34.2% ) ( rischio relativo, RR=0.96; P > 0.99 ).
Non sono state osservate differenze nella riduzione del punteggio alla scala CY-BOCS modificata per i disturbi pervasivi dello sviluppo rispetto al basale ( in media –2 punti per il gruppo Citalopram e –1.9 punti per il gruppo placebo; P = 0.81 ).
L’uso di Citalopram è risultato associato ad una maggiore probabilità di eventi avversi come impulsività, diminuzione della concentrazione, iperattività, stereotipia, diarrea, insonnia, secchezza della cute o prurito.
In conclusione, i risultati di questo studio non sono a sostegno dell’uso di Citalopram nel trattamento del comportamento ripetitivo in bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico. ( Xagena_2009 )
King BH et al, Arch Gen Psychiatry 2009; 66: 583-590
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