Anoressia nervosa e obesità: le adipocitochine sono potenziali biomarcatori nei soggetti in età pediatrica


La tendenza attuale è quella di considerare il tessuto adiposo al pari di un organo secretorio attivo in grado di secernere molecole, denominate adipocitochine, che influenzano l’omeostasi metabolica dell’organismo.

La leptina eserciterebbe un ruolo fondamentale nel controllo dell’appetito, modulando il dispendio energetico, le funzioni immunitarie e le attività neuroendocrine. I suoi livelli plasmatici correlano positivamente con il grado di obesità; parallelamente nell’anoressia nervosa si riducono, come risultato della deplezione di massa grassa.

L’adiponectina esercita un’azione antinfiammatoria e vasoprotettiva, influenzando la sensibilità all’insulina e il controllo del peso corporeo. È stata evidenziata una relazione inversa tra la quantità di massa grassa e i livelli plasmatici di adiponectina, che risultano ridotti negli obesi e aumentati nei pazienti anoressici.

La resistina è un ormone proteico prodotto dagli adipociti e dalle cellule immunocompetenti, con più alte concentrazioni negli obesi piuttosto che nei soggetti normopeso.

I livelli plasmatici di grelina risultano ridotti negli obesi e significativamente aumentati negli anoressici, suggerendo il ruolo della grelina come marcatore dello stato nutrizionale.

La visfatina, ormone ad azione insulino-mimetica prodotto principalmente dal tessuto adiposo, si correla con la massa grassa nei pazienti obesi, mentre non è influenzata dalla malnutrizione cronica.

In conclusione, l’obesità è definita come uno stato infiammatorio cronico a basso grado, associato all’incremento dei livelli circolanti di leptina, resistina e grelina e alla riduzione dell’adiponectina; nell’anoressia tali molecole hanno comportamento opposto.
Le adipocitochine possono essere considerate indicatori clinici e biochimici universali per la valutazione dello stato nutrizionale nei pazienti obesi e con anoressia nervosa in età pediatrica. ( Xagena_2010 )

Leoni MC et al, Minerva Pediatrica 2010; 62: 171-178



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