L’esposizione alle infezioni nel primo anno di vita protegge contro la leucemia linfoblastica acuta


Uno studio coordinato da Ricercatori dello studio UKCCS ( The United Kingdom Childhood Cancer Study ) ha verificato l’ipotesi che una ridotta esposizione alle comuni infezioni nel primo anno di vita possa aumentare il rischio di contrarre successivamente leucemia linfoblastica acuta.

Lo studio UKCCS ha riguardato 6.305 bambini, di età compresa tra i 2 ed i 14 anni, senza malattia tumorale, e 3140 bambini a cui era stato diagnosticato un tumore tra il 1991 ed il 1996.
Tra i bambini con tumore, 1286 avevano leucemia linfoblastica acuta.

Un aumento dell’attività sociale, al di fuori della propria abitazione, era associato ad una riduzione significativa del rischio di leucemia linfoblastica acuta.

La maggiore riduzione del rischio di tumore ( 52% ) è stata osservata nei bambini che erano affidati ai Centri “Day Care” ( Centri di Assistenza Diurni ) durante i primi 3 mesi di vita.

I bambini con qualche attività sociale, ma che non frequentavano il “Day Care”, hanno presentato una riduzione del rischio del 27%.

Questi risultati forniscono elementi di prova all’ipotesi che la ridotta esposizione alle infezioni nei primi mesi di vita possa aumentare il rischio di sviluppare, in tempi successivi, leucemia linfoblastica acuta.( Xagena_2005 )

Gilham C et al, BMJ 2005; Online First



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