Tumore polmonare non-a-piccole cellule: trattamenti di seconda linea


E’ stata condotta una revisione sistematica della letteratura con meta-analisi degli studi clinici randomizzati, al fine di valutare l'efficacia dei trattamenti di seconda linea nel tumore polmonare non-a-piccole cellule.

Un’analisi primaria ha incluso tutti gli studi clinici che hanno confrontato qualsiasi approccio [ chemioterapia o terapia con inibitori del recettore del fattore di crescita epidermico ( EGFR )] con il placebo; un’analisi secondaria ha incluso tutti gli studi clinici che avevano confrontato qualsiasi trattamento con la terapia con Docetaxel ( Taxotere ) ogni 3 settimane.
Il tasso di sopravvivenza a un anno dell’analisi primaria era il risultato principale dello studio; il tasso di sopravvivenza a 1 anno dell'analisi secondaria, il tasso di risposta, e il tempo alla progressione delle analisi primaria e secondaria erano gli endpoint secondari.

I criteri di selezione sono stati soddisfatti da 14 studi clinici. Gli esiti di 2.627 e 5.952 pazienti sono stati analizzati rispettivamente nell’analisi primaria e secondaria.

Una eterogeneità significativa è stata documentata nell'analisi primaria per il tasso di sopravvivenza a 1 anno ( p=0.029 ).
Nessuna eterogeneità è stata documentata per il tasso di risposta nell'analisi primaria ( p<0.001 ).
Una eterogeneità modesta è stata documentata nell'analisi secondaria per il tasso di sopravvivenza a 1 anno e il tasso di risposta, ( rispettivamente, p= 0.122 e p=0.643 ).

In conclusione, i trattamenti di seconda linea nel tumore polmonare non a piccole cellule sembrano migliorare i principali risultati in modo maggiore rispetto a una terapia di supporto.
La somministrazione di Docetaxel ogni 3 settimane resta probabilmente il gold standard, poichè al momento i dati di letteratura non sono sufficienti a sostenere una maggiore efficacia di altre opzioni.
Sono necessari ulteriori studi per identificare un profilo clinico e biologico che possa prevedere la risposta ai trattamenti e un criterio per selezionare i pazienti da trattare con la chemioterapia o con gli inibitori di EGFR. ( Xagena_2009 )

Tassinari D et al, Chest 2009; 135: 1596-1609



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