Studio AGILE: la somministrazione semestrale di Depemokimab riduce le riacutizzazioni di asma grave eosinofilo
E' stata presentata una analisi ad interim dello studio di estensione AGILE, in cui è emerso che i pazienti con asma grave eosinofilico che hanno utilizzato Depemokimab hanno tollerato bene il trattamento e hanno registrato una riduzione dei tassi di riacutizzazione clinicamente significative.
Depemokimab è un anticorpo monoclonale anti-IL-5 ad azione ultra-prolungata, per il trattamento dell'asma eosinofilico grave.
Gli studi clinici stanno studiando la sua somministrazione ogni 6 mesi, anziché con il dosaggio più frequente utilizzato per Mepolizumab, un anticorpo monoclonale anti-IL-5.
IL-5 è la principale citochina responsabile della proliferazione, attivazione e sopravvivenza degli eosinofili e questo la rende un obiettivo di trattamento per i pazienti con asma grave con livelli più elevati di eosinofili.
Il programma di studi clinici di fase III di Depemokimab è costituito dagli studi SWIFT-1 e SWIFT-2 nell'asma grave e da uno studio di estensione in aperto, AGILE.
SWIFT-1 e SWIFT-2 sono due studi clinici di fase 3 multicentrici, randomizzati, in doppio cieco, controllati con placebo, a gruppi paralleli, della durata di 52 settimane, che hanno valutato l'efficacia e la sicurezza della terapia aggiuntiva con Depemokimab in 375 e 380 partecipanti che erano stati randomizzati a trattamento con Depemokimab oppure placebo, in aggiunta al trattamento standard con corticosteroidi per via inalatoria a dosi medio-alte con l’aggiunta, almeno, di un altro farmaco di controllo.
Dai risultati è emerso che due dosi di Depemokimab, somministrate alla settimana 0 e 26, in aggiunta allo standard di cura, erano state in grado di ridurre le riacutizzazioni di asma di circa il 50% rispetto al placebo alla settimana 52.
Nello studio di estensione AGILE, della durata pari ad altre 52 settimane, i pazienti trattati con Depemokimab o placebo nei due studi SWIFT sono stati sottoposti a trattamento con il farmaco biologico al dosaggio sottocute di 100 mg alla settimana 0 e alla settimana 26 ( somministrazione semestrale ), in aggiunta allo standard di cura.
L’analisi ad interim dello studio AGILE ha valutato la sicurezza e l'efficacia a lungo termine di Depemokimab nei pazienti provenienti dai trial SWIFT.
Sicurezza e tollerabilità
Il gruppo di studio ha incluso 629 pazienti ( 60% donne; 78% di etnia caucasica; 57% europei ) di età pari o superiore a 12 anni ( età media 54,8 anni ), di cui 419 trattati con Depemokimab e 210 con placebo negli studi SWIFT-1/2. Inoltre, questi pazienti avevano ricevuto una diagnosi di asma in media da 22,7 anni al basale degli studi SWIFT-1/2, con 268 (43%) che erano in trattamento con dosi medie e 361 (57%) con dosi elevate di corticosteroidi per via inalatoria (ICS). Inoltre, 334 pazienti (53%) presentavano una conta di eosinofili nel sangue pari o superiore a 300 cellule/µL nei 12 mesi precedenti.
Dall’analisi dei dati non sono emersi segnali di sicurezza preoccupanti per questo farmaco, mentre è stata confermata l’elevata tollerabilità. Durante lo studio AGILE, 265 (63%) pazienti nel gruppo randomizzato inizialmente a Depemokimab e 129 (61%) pazienti del gruppo randomizzati inizialmente a placebo hanno manifestato eventi avversi, di cui 15 (4%) nel primo gruppo e 5 (2%) nel secondo gruppo correlati al trattamento in studio, rispettivamente.
Tra le reazioni avverse durante il trattamento sono state riscontrate infezioni e infestazioni (43%), disturbi respiratori, toracici e mediastinici (11%) e i disturbi muscoloscheletrici e del tessuto connettivo (11%). Due eventi avversi nel gruppo randomizzato inizialmente a trattamento con Depemokimab e uno nel gruppo di pazienti randomizzati inizialmente a trattamento con placebo hanno portato all'interruzione permanente del trattamento in studio o al ritiro dallo studio.
Trentuno (7%) degli eventi avversi nel gruppo randomizzato inizialmente a Depemokimab e 16 (8%) nell’altro gruppo sono risultati di entità grave, ma nessuno di essi è risultato correlato al trattamento in studio. Non si sono verificati eventi avversi gravi ad esito fatale o decessi.
Tra gli eventi avversi di particolare interesse vi erano singoli casi di prurito, nausea e malessere nel gruppo randomizzato inizialmente a trattamento con placebo; due casi di cefalea in ciascuno dei gruppi di provenienza degli studi SWIFT e 6 reazioni locali presso il sito di iniezione nel gruppo randomizzato inizialmente a trattamento con Depemokimab.
Trentasei dei 396 pazienti nel gruppo randomizzato inizialmente a Depemokimab e 7 dei 192 pazienti randomizzati inizialmente a placebo sono risultati positivi agli anticorpi anti-farmaco, mentre 3 dei 36 pazienti nel gruppo randomizzato inizialmente a Depemokimab erano positivi agli anticorpi neutralizzanti.
Riacutizzazioni asmatiche
I tassi annualizzati di riacutizzazioni clinicamente significative in trattamento nell'arco di 52 settimane sono risultati pari a 0,46 ( IC 95%:0,38-0,56 ) per il gruppo randomizzato inizialmente a Depemokimab e a 0,48 ( IC 95%:0,37-0,63 ) per il gruppo randomizzato inizialmente a placebo.
In generale, 450 (72%) dei pazienti nello studio AGILE non è andato incontro a riacutizzazioni asmatiche, mentre 604 (96%) non hanno manifestato riacutizzazioni che hanno necessitato di ospedalizzazione o di visita al Pronto Soccorso.
Le riacutizzazioni hanno incluso 189 eventi per 114 pazienti durante il trattamento e 7 eventi per 7 pazienti dopo il trattamento nel gruppo randomizzato inizialmente a trattamento con Depemokimab, con 18 degli eventi in trattamento che hanno necessitato del ricorso all’ospedalizzazione o a visita al Pronto Soccorso per 16 pazienti.
Nel gruppo randomizzato inizialmente a placebo, le riacutizzazioni hanno incluso 95 eventi per 62 pazienti durante il trattamento e 2 eventi per 2 pazienti dopo il trattamento, con 9 degli eventi in trattamento che hanno necessitato del ricorso all’ ospedalizzazione o a visita al Pronto Soccorso per 9 pazienti. ( Xagena_2025 )
Fonte: American Academy of Allergy, Asthma & Immunology ( AAAAI ) Meeting 2025
XagenaMedicina_2025