Carcinoma bronchioloalveolare in stadio avanzato: trattamento con Cetuximab
È stato dimostrato che gli inibitori del recettore del fattore di crescita dell’epidermide ( EGFR ) hanno attività anticancro modesta nel carcinoma bronchioloalveolare avanzato.
È stato condotto uno studio di fase II per valutare Cetuximab ( Erbitux ) per il trattamento del carcinoma bronchiolo-alveolare avanzato.
Pazienti con tumore bronchioloalveolare in fase avanzata puro o con adenocarcinoma con caratteristiche di carcinoma bronchiolo-alveolare, con meno di due precedenti regimi di chemioterapia e con performance status ECOG ( Eastern Cooperative Oncology Group ) da 0 a 2, sono risultati idonei all’arruolamento.
I pazienti con precedente terapia a base di inibitori di EGFR sono stati esclusi.
Cetuximab è stato somministrato come infusione endovenosa settimanale a 250 mg/m2 dopo un’iniziale dose di carico di 400 mg/m2 alla settimana 1.
L’endpoint primario era la determinazione del tasso di risposta.
Mutazioni in EGFR e KRAS sono state valutate con pirosequenziamento.
Sono stati arruolati 72 pazienti e 68 hanno soddisfatto le richieste per l’eleggibilità.
Le caratteristiche dei pazienti includevano: età mediana di 71 anni; sesso per il 57% femminile; performance status di 0 o 1 per l’88% dei pazienti e abitudine al fumo con il 19% dei pazienti che non avevano mai fumato.
La revisione patologica centrale ha confermato la diagnosi in 45 dei 49 campioni disponibili.
Circa il 50% dei pazienti ha ricevuto più di 2 cicli di terapia ( più di 8 settimane ).
Il rash cutaneo è stata la tossicità più comune ( grado 3, 15% ).
Il tasso di risposta confermato è stato pari al 7%; nel 35% dei pazienti è stata osservata malattia stabile.
La sopravvivenza mediana e la sopravvivenza libera da progressione sono state, rispettivamente, 13 e 3.3 mesi.
Solo 1 di 6 pazienti con una mutazione in EGFR e 1 di 7 con una mutazione in KRAS ha mostrato risposta parziale.
In conclusione, Cetuximab è risultato associato a modesta efficacia in pazienti con carcinoma bronchioalveolare, nonostante un basso tasso di risposta.
Le mutazioni in EGFR e KRAS non sono risultate predittive di una risposta a Cetuximab. ( Xagena_2011 )
Ramalingam SS et al, J Clin Oncol 2011; 29: 1709-1714
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