Tosse e responsività bronchiale tra i Vigili del Fuoco dopo l'atto terroristico al World Trade Center


I Vigili del Fuoco di New York City sono rimasti esposti alle polveri durante e dopo il crollo delle "Torri Gemelle".
Sono stati studiati 332 pompieri , che hanno sviluppato una grave forma di tosse dopo l'esposizione alle polveri.
Inoltre è stata valutata la gravità dell'iperattività bronchiale nei pompieri , che non hanno manifestato una tosse grave.
La "tosse del World Trade Center" è stata definita come una tosse persistente , che si è sviluppata dopo esposizione alle polveri del crollo delle torri , accompagnata da sintomi respiratori , sufficientemente gravi da richiedere l'assenza dal lavoro per ragioni sanitarie , per 4 settimane. Nei primi 6 mesi dopo l'11 di settembre 2001 , la "tosse del World Trade Center" si è presentata nell'8% ( 128/1.636 ) dei pompieri con un alto livello di esposizione , nel 3% ( 187/6.958 ) con un medio livello di esposizione , nell'1% ( 17/1.320 ) con un basso livello di esposizione.
Inoltre il 95% dei pompieri ha presentato sintomi di dispnea , l'87% malattia da reflusso gastroesofageo , il 54% congestione nasale.
Tra i pompieri sottoposti ad indagine broncopneumologica prima del trattamento, il 63% ( 149/237 ) ha presentato una risposta ad un broncodilatatore ed il 24% ( 9/37) aveva un'iperattività bronchiale.
Nei pompieri senza la forma grave di tosse , l'iperattività bronchiale era presente nel 23% di coloro con un alto livello di esposizione e nell'8% in quelli con un medio livello di esposizione.
Da questi dati è emerso che l'esposizione , intensa anche se di breve durata , alle polveri prodotte durante il crollo delle Torri Gemelle , è risultata associata a responsività bronchiale e allo sviluppo della tosse.
La gravità clinica e fisiologica era correlata all'intensità dell'esposizione. ( Xagena_2002 )

Prezant DJ et al , N Engl J Med 2002 ; 347: 806-815