Lo screening con tomografia computerizzata per l’individuazione del tumore polmonare non riduce il rischio di tumore avanzato o di morte
Uno studio, coordinato da Ricercatori del Memorial Sloan-Kettering Cancer Center di New York negli Stati Uniti, ha valutato se lo screening mediante tomografia computerizzata eseguito su fumatori ed ex-fumatori fosse in grado di aumentare la frequenza di diagnosi di tumore al polmone e conseguente resezione del tumore, oppure di ridurre il rischio di diagnosi di carcinoma polmonare avanzato o morte per tumore.
L’analisi longitudinale ha riguardato 3.246 fumatori ed ex-fumatori asintomatici, screenati per tumore polmonare a partire dal 1998, negli Stati Uniti ed in Italia.
Il periodo osservazionale mediano è stato di 3.9 anni.
Il tumore al polmone è stato diagnosticato in 144 soggetti contro i 44.5 casi attesi ( rischio relativo: 3.2; p < 0.001 ).
Un totale di 109 soggetti è stato sottoposto a resezione polmonare contro i 10.9 casi attesi ( RR = 10; p < 0.001 ).
Non è stata osservata alcuna evidenza di declino nel numero delle diagnosi di carcinoma polmonare avanzato ( 42 soggetti contro 33.4 casi attesi ) o delle morti per tumore polmonare ( 38 morti per tumore polmonare avanzato contro 38.8 attese; RR = 1; p = 0.9 ).
Lo studio ha dimostrato che lo screening per l’individuazione del tumore al polmone con tomografia computerizzata a basso dosaggio può aumentare la percentuale di diagnosi del tumore polmonare e del conseguente trattamento, ma non riduce il rischio di tumore polmonare o di morte per tumore polmonare.
Secondo gli Autori, sulla base delle attuali conoscenze, i soggetti asintomatici non dovrebbero essere sottoposti a screening con tomografia computerizzata. ( Xagena_2007 )
Bach PB et al, JAMA 2007; 297: 953-961
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