Gli inibitori dell’acetilcolinesterasi sembrano essere sicuri nei pazienti anziani con disturbo cronico delle vie aeree


Gli inibitori dell’acetilcolinesterasi, comunemente prescritti nella malattia di Alzheimer, possono innescare complicanze nei soggetti affetti da disturbi cronici delle vie aeree.

Ricercatori dell’Harvard Medical School e del Brigham and Women’s Hospital di Boston, negli Stati Uniti, hanno voluto esaminare se il trattamento con inibitori dell’acetilcolinesterasi contribuisca all’insorgenza di complicanze nei pazienti anziani con disturbi cronici delle vie aeree.

Sono state studiate 2 coorti di pazienti con disturbi cronici delle vie aeree: una coorte di 922 pazienti ha iniziato il trattamento con un inibitore dell’acetilcolinesterasi, mentre l’altra coorte, composta da 2819 pazienti, ha iniziato il trattamento con un beta-bloccante ( un farmaco comparatore controindicato nei disturbi cronici delle vie aeree ).

Non è stato osservato alcun aumento dell’incidenza di complicanze di disturbi cronici delle vie aeree tra coloro che hanno iniziato ad assumere un inibitore dell’acetilcolinesterasi.

Al contrario, coloro che hanno iniziato ad assumere i beta-bloccanti hanno presentato un aumento del ricorso al pronto soccorso per complicanze dei disturbi cronici delle vie aeree, un aumento dell’uso degli antibatterici e dei corticosteroidi per os.

I dati dello studio hanno indicato che gli inibitori dell’acetilcolinesterasi sembrano essere sicuri nei pazienti anziani con disturbi cronici delle vie aeree. ( Xagena_2006 )

Thacker EL, Schnelweiss S, Drug Saf 2006; 29: 1077-1085




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