Insufficienza d’organo: il diabete ma non l’obesità è un predittore di malattia critica e di morte
Diversi studi clinici hanno mostrato una correlazione tra l’indice di massa corporea ( BMI ) e lo sviluppo di malattia critica ed outcome ( esiti ) avversi nei pazienti con malattia grave.
L’obiettivo dello studio compiuto da Ricercatori dell’University of Kentucky Medical Center a Lexington è stato quello di esaminare questa relazione con particolare alterazione all’influenza della presenza di diabete mellito.
Sono stati arruolati 15.408 partecipanti nello studio ARIC ( Atherosclerosis Risk in Communities ).
Al basale, i partecipanti con un indice di massa corporea di almeno 30 avevano una maggiore probabilità rispetto ai soggetti con BMI inferiore a 30 di soffrire di diabete mellito ( 22.4% versus 7.9%; p < 0.01 ).
In generale, l’indice BMI non è risultato un predittore significativo di sviluppo di insufficienza d’organo acuta.
Il rischio di sviluppare insufficienza d’organo acuta è risultato aumentato tra i soggetti con diabete mellito rispetto agli individui senza diabete ( 2.4% versus 0.7%; p < 0.01 ).
Tra i soggetti con insufficienza d’organo, sia la mortalità ospedaliera ( 46.5% versus 12.2%; p < 0.01 ) che la mortalità a 3 anni ( 51.2% versus 21.1%; p < 0.01 ) era più alta in coloro che soffrivano di diabete mellito.
Questi dati hanno indicato che la sola obesità non è un predittore significativo di insufficienza d’organo acuta o di morte durante o dopo un’insufficienza d’organo in forme acuta, in questa coorte.
Tuttavia, la presenza di diabete mellito, che è correlato all’obesità, è un forte predittore sia di insufficienza d’organo che di morte dopo insufficienza acuta d’organo. ( Xagena_2006 )
Slynkova K et al, Critical Care 2006; 10: R137
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Endo2006