L'assunzione di Anfetamina o Cocaina riduce la capacità del cervello di modificarsi in base alle esperienze di vita
Una ricerca compiuta su animali ha mostrato che l'esposizione a farmaci stimolanti come l'Anfetamina e la Cocaina può danneggiare la capacità di specifiche cellule cerebrali di modificare la struttura dell'encefalo.
Questa capacità è uno dei principali meccanismi mediante il quale le esperienze del passato possono influenzare il comportamento e la conoscenza.
Ricercatori della University of Lethbridge e dell' University of Michigan hanno condotto una serie di esperimenti per esaminare come le sostanze d'abuso potessero produrre cambiamenti nella struttura cerebrale.
Hanno somministrato Anfetamina , Cocaina o una soluzione salina per 20 giorni a ratti di laboratorio.
Dopo questa somministrazione gli animali sono stati collocati in un altro ambiente per 3-3,5 mesi.
Il nuovo ambiente conteneva diversi stimoli ( rampe, ponti, tunnel etc) e veniva modificato una volta a settimana per mantenere vivo il senso di esplorazione dell'ambiente.
Al termine dei 3-3,5 mesi il cervello dei ratti è stato sottoposto ad analisi.
I Ricercatori hanno constatato che l'Anfetamina ha aumentato la ramificazione dendritica e la densità d'innervazione nel nucleus accumbens ed ha ridotto la densità di innervazione nella corteccia parietale.
L'esposizione al nuovo ambiente ha comportato un aumento della ramificazione dendritica e della densità di innervazione non solo nel nucleus accumbens ma anche nella corteccia parietale.
Gli animali trattati con Anfetamina hanno presentato modificazioni strutturali nel nucleus accumbens e nella corteccia parietale diverse rispetto agli animali trattati con soluzione salina.
Gli animali trattati con Cocaina hanno fornito risultati simili.
Questo studio dimostra che alcuni dei vantaggi cognitivi e comportamentali che si possono ottenere con l'esperienza vengono ridotti dall'esposizione a farmaci psicostimolanti.
L'incapacità di alcuni circuiti cerebrali di modificarli in risposta alle esperienze può pertanto spiegare i deficit cognitivi e comportamentali delle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti.
Lo studio è stato pubblicato su The Proceedings of the National Academy of Sciences. ( Xagena_2003 )
Fonte: NIH/NIDA ( National Institute on Drug Abuse )
XagenaFarmaci_2003