Droghe iniettabili: sopravvivenza e cessazione dell’assunzione
È stato condotto uno studio prospettico di coorte per esaminare la sopravvivenza alle droghe iniettabili e la cessazione a lungo termine della loro somministrazione in una coorte di utilizzatori di droghe e per valutare l’influenza del trattamento di sostituzione con oppioidi su tali esiti.
Nello studio sono stati coinvolti 794 pazienti con una storia di uso di droghe iniettabili arruolati tra il 1980 e il 2007; 655 di loro ( 82% ) sono stati seguiti con interviste o grazie ai dati dei Centri di primo soccorso e registri di mortalità, o entrambi, e hanno contribuito con 10.390 persone anno al rischio; 557 ( 85% ) hanno ricevuto trattamento di sostituzione con oppioidi.
La principale misura di esito era la durata del periodo di utilizzo di droghe iniettabili: anni dalla prima iniezione alla cessazione a lungo termine, definita come l’ultima iniezione prima di un periodo di 5 anni di assenza di iniezioni; mortalità prima della cessazione e sopravvivenza generale.
Nell’intera coorte, 277 partecipanti hanno raggiunto l’esito di cessazione a lungo termine e 228 sono deceduti.
Metà dei sopravvissuti ha mostrato una scarsa qualità di vita correlata alla salute.
La durata mediana dalla prima iniezione alla morte è stata di 24 anni per i partecipanti con infezione da virus HIV e 41 anni per quelli senza HIV.
Per ciascun anno aggiuntivo di trattamento di sostituzione con oppioidi il rischio di morte prima della cessazione a lungo termine è sceso al 13% dopo aggiustamento per HIV, sesso, età alla prima iniezione e storia di carcere e overdose.
Di contro, l’esposizione a trattamento di sostituzione con oppioidi è risultato inversamente correlato alle possibilità di raggiungere la cessazione a lungo termine.
In conclusione, il trattamento di sostituzione con oppioidi in utilizzatori di droghe iniettabili come cura primaria riduce il rischio di mortalità, con benefici di sopravvivenza che aumentano con l’esposizione cumulativa al trattamento, ma il trattamento non riduce la durata generale del periodo di uso di droghe iniettabili. ( Xagena_2010 )
Kimber J et al, BMJ 2010; 341: c3172
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