Efficacia della Rosuvastatina nel trattamento della dislipidemia nei pazienti con schizofrenia trattati con antipsicotici


L’incidenza di mortalità nei pazienti con schizofrenia è doppia rispetto a quella della popolazione generale.
La metà dell’aumentata incidenza di mortalità ha alla base cause cardiovascolari.

L’abbassamento dei livelli di colesterolo LDL è riconosciuto come un obiettivo pimario della prevenzione della malattia cardiovascolare secondo le lineeguida NCEP ATP III.
L’impiego di farmaci ipolipemizzanti, come le statine, è raccomandato quando i cambiamenti dello stile di vita non sono sufficienti a raggiungere i livelli target di colesterolo LDL.

Uno studio condotto da Ricercatori dell’Università Cattolica di Lovanio, in Belgio, ha valutato l’efficacia e la sicurezza del trattamento con la Rosuvastatina ( Crestor ) nei pazienti affetti da schizofrenia.

Allo studio hanno preso parte 100 pazienti schizofrenici con grave dislipidemia.
Tutti i pazienti erano in trattamento con antipsicotici.

Un totale di 52 pazienti sono stati trattati con Rosuvastatina e confrontati con 48 pazienti che non avevano ricevuto nessun trattamento con statine.

Il periodo osservazionale è stato di 3 mesi.

Dopo 3 mesi di terapia con Rosuvastatina, è stata osservata una significativa riduzione dei livelli dei trigliceridi, del colesterolo totale, del colesterolo LDL e del colesterolo non-HDL e nei rapporti LDL/HDL e colesterolo totale/HDL.

La differenza era significativa rispetto ai pazienti che non hanno ricevuto trattamento con le statine.

Nessun significativo cambiamento è stato osservato nell’indice di massa corporea ( BMI ) e nella misura del giro-vita o nell’omeostasi del glucosio.

I dati dello studio hanno mostrato che il trattamento con Rosuvastatina è risultato efficace nel management della dislipidemia nei pazienti con schizofrenia, trattati con antipsicotici. ( Xagena_2006 )

De Hert M et al, J Clin Psychiatry 2006; 67: 1889-1896



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