Bambini con sindrome da deficit di attenzione e iperattività e aggressività: terapia aggiuntiva con Divalproex nei casi refrattari a monoterapia con stimolanti
Ricercatori della Stony Brook Univesity School of Medicine negli Stati Uniti, hanno condotto uno studio per valutare l’efficacia di Divalproex ( Depakote ) nel ridurre il comportamento aggressivo nei bambini tra i 6 e i 13 anni con sindrome da deficit di attenzione e iperattività e con disturbo distruttivo nel quale l’aggressività cronica non aveva riposto a un trattamento prospettico psicostimolante.
I bambini sono stati sottoposti a trattamento stimolante in aperto durante una fase di lead-in della durata media di 5 settimane.
I bambini con un comportamento aggressivo persistente alla fine di questa fase sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere in doppio cieco, una dose flessibile di Divalproex oppure placebo in aggiunta allo stimolante per 8 settimane.
Le famiglie hanno ricevuto settimanalmente le terapie comportamentali nel corso dello studio.
La principale misura di esito era la proporzione di bambini con remissione del comportamento aggressivo, definito dai tassi di aggressione trascurabile o assente al termine dello studio.
Una proporzione significativamente più elevata di bambini assegnati in maniera casuale a Divalproex ha mostrato i criteri di remissione ( 57% ) rispetto a quelli assegnati a placebo ( 15% ).
Divalproex è risultato generalmente ben tollerato.
In conclusione, tra i bambini con sindrome da deficit di attenzione e iperattività nella quale il comportamento aggressivo è refrattario al trattamento stimolante ottimizzato, l’aggiunta di Divalproex aumenta la probabilità di remissione dell’aggressività.
E’ necessario uno studio più ampio per specificare con maggiore precisione l’ampiezza del beneficio ottenuto con la terapia adiuvante con Divalproex. ( Xagena_2009 )
Blader JC et al, Am J Psychiatry 2009; 166: 1392-1401
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