Disturbo bipolare di tipo 1: Asenapina, un farmaco antipsicotico atipico per il trattamento degli episodi maniacali
La Commissione europea ha autorizzato la commercializzazione di Asenapina ( Saphris ) compresse sottolinguali per il trattamento di episodi maniacali moderati-gravi associati al disturbo bipolare di tipo 1 in pazienti adulti.
L'efficacia di Asenapina è stata dimostrata in due sperimentazioni cliniche in monoterapia, aventi un disegno simile, dalla durata di 3 settimane, randomizzate in doppio cieco, controllate con placebo e con sostanza attiva ( Olanzapina ), in pazienti adulti affetti da disturbo bipolare di tipo 1 con o senza caratteristiche psicotiche.
L'Asenapina ha dimostrato un'efficacia superiore rispetto al placebo nella riduzione degli eventi maniacali nel corso delle 3 settimane. Sin dal secondo giorno è stata osservata una differenza statisticamente rilevante tra l'Asenapina e il placebo.
Gli studi principali a breve termine sono stati prolungati mediante uno studio di non-inferiorità in doppio cieco dalla durata di 9 settimane per valutare l'efficacia e la sicurezza fino a 12 settimane. Lo studio ha evidenziato il mantenimento dell'effetto nel corso dell'episodio dopo 12 settimane di trattamento randomizzato. Questi studi sono stati ulteriormente prolungati per 40 settimane al fine di valutare l’efficacia e la sicurezza fino a un massimo di 52 settimane.
Inoltre, è stata dimostrata l'efficacia di Asenapina come terapia concomitante al Litio o al Valproato, stabilizzatori dell’umore, in una sperimentazione clinica controllata con placebo dalla durata di 12 settimane, su 326 pazienti con episodi misti o maniacali del disturbo bipolare di tipo 1, con o senza caratteristiche psicotiche. L'aggiunta dell'Asenapina come terapia concomitante in pazienti che non-rispondevano parzialmente alla monoterapia a base di Litio o Valprorato per 2 settimane hanno portato a una diminuzione più elevata dei sintomi maniacali rispetto al Litio o al Valprorato come monoterapia alle settimane 3 e 12.
L'approvazione dell Commissione europea si basa su studi compiuti su circa 4.500 soggetti, tra cui più di 3.150 pazienti partecipanti a studi di fase II/III con Asenapina.
Negli studi clinici Asenapina è stata generalmente ben tollerata. Gli effetti collaterali più comuni riscontrati in oltre il 10% dei pazienti comprendevano sonnolenza e ansia. Altri effetti collaterali comuni registrati tra 1 e 10 pazienti su 100 comprendevano: aumento di peso, aumento dell’appetito, distonia ( contrazione muscolare lenta o sostenuta ), acatisia ( maggiore impossibilità di restare fermi ), discinesia ( contrazioni muscolari involontarie ), parkinsonismo ( movimenti lenti, tremore ), sedazione, capogiri, disgeusia ( alterazione del gusto ), ipoestesia orale ( intorpidimento della lingua o della bocca ), aumento dell'alanina aminotransferasi, rigidità muscolare e affaticamento.
Asenapina è controindicata in pazienti con ipersensibilità alla sostanza attiva o a uno dei suoi eccipienti.
Nelle sperimentazioni cliniche combinate a breve e lungo termine la variazione di peso corporeo medio per Asenapina è stata di 0.8 kg. La percentuale di soggetti ad aver registrato un aumento di peso clinicamente significativo ( aumento di peso maggiore o uguale al 7 % dal basale all'endpoint ) nelle sperimentazioni cliniche a breve termine sulla mania bipolare è stata del 6.5% per Asenapina rispetto allo 0.6% per il placebo.
Sicurezza di Asenapina
a) Pazienti anziani affetti da psicosi associata a demenza: I pazienti anziani affetti da psicosi associata a demenza che seguono un trattamento a base di sostanze antipsicotiche sono esposi a un aumentato rischio di mortalità. Asenapina non è approvato per il trattamento di pazienti affetti da psicosi associata a demenza e l'uso in questa categoria di pazienti non è consigliato.
b) Sindrome maligna da neurolettici: La sindrome maligna da neurolettici, caratterizzata da ipertermia, rigidità muscolare, instabilità autonomica, alterazione degli stati di coscienza ed elevati livelli di creatinfosfochinasi sierica, è stata osservata con la somministrazione di antipsicotici, compresa l'Asenapina. Ulteriori segnali clinici includono mioglobinuria ( rabdomiolisi ) e grave insufficienza renale. Nel caso in cui un paziente manifesti segnali o sintomi riconducibili alla sindrome maligna da neurolettici, sarà necessario interrompere la terapia a base di Asenapina.
c) Crisi convulsive: Nelle sperimentazioni cliniche sono stati osservati degli occasionali eventi convulsivi durante il trattamento con Asenapina. Pertanto, Asenapina dovrebbe essere utilizzata con attenzione nei pazienti con storia di disturbi convulsivi o che siano affetti da condizioni associate a crisi convulsive.
d) Suicidio o ideazione suicidaria: La possibilità di un tentativo di suicidio è correlata alle malattie psicotiche e ai disturbi bipolari, pertanto i pazienti ad alto rischio dovrebbero essere attentamente monitorati durante la fase di trattamento.
e) Ipotensione ortostatica: L'Asenapina potrebbe indurre ipotensione ortostatica o la sincope, soprattutto nella fase iniziale del trattamento, probabilmente in ragione delle sue proprietà di agonista alfa1-adrenergico. I pazienti anziani sono particolarmente esposti al rischio di ipotensione ortostatica. Nelle sperimentazioni cliniche sono stati osservati sporadici casi di sincope durante il trattamento con Asenapina. Asenapina dovrebbe essere usata con cautela nei pazienti anziani e in pazienti con malattia cardiovascolare nota ( ad es. scompenso cardiaco, infarto miocardico e ischemia o anomalie di conduzione ), malattia cerebrovascolare o condizioni che predispongano il paziente all'ipotensione ( ad es. disidratazione e ipovolemia ).
f) Discinesia tardiva: I farmaci dotati di proprietà antagoniste del recettore della dopamina sono stati associati all'induzione della discinesia tardiva caratterizzata da movimenti involontari soprattutto della lingua e/o del volto. Nelle sperimentazioni cliniche, sono stati sporadicamente riportati casi di discinesia tardiva nel corso del trattamento a base di Asenapina. L'insorgenza di sintomi extrapiramidali costituisce un fattore di rischio per la discinesia tardiva. In caso di insorgenza di sintomi di discinesia tardiva in un paziente trattato con Asenapina, si dovrebbe valutare l'interruzione terapeutica.
g) Iperprolattinemia: Livelli di prolattina maggiori sono stati osservati in alcuni pazienti in trattamento con Asenapina.Nelle sperimentazioni cliniche sono state riportate poche reazioni avverse legate a livelli anormali di prolattina.
h) Intervallo QT: Un prolungamento del tratto QT clinicamente rilevante non sembra essere associabile all'assunzione di Asenapina. Dovrebbe essere fatta molta attenzione quando Asenapina viene prescritta a pazienti con malattia cardiovascolare nota o una storia familiare di prolungamento del QT, e in uso concomitante ad altri farmaci destinati a prolungare l'intervallo del QT.
i) Iperglicemia e diabete mellito: L'iperglicemia o il peggioramento di sindromi diabetiche preesistenti sono stati osservati sporadicamente nel corso del trattamento con Asenapina. La valutazione di un legame tra l'uso dell’antispicotico atipico e le anomalie glicemiche viene ulteriormente complicata dalla possibilità di un maggiore rischio di fondo di sviluppare il diabete mellito in pazienti affetti da schizofrenia o disturbo bipolare, nonché la più elevata incidenza del diabete mellito tra la popolazione generale. E’ consigliato un monitoraggio clinico dei pazienti diabetici e dei pazienti che presentino dei fattori di rischio per lo sviluppo del diabete mellito.
j) Disfagia: Dismotilità e aspirazione esofagee sono state associate al trattamento antipsicotico. Sono stati riportati sporadici casi di disfagia in pazienti trattati con Asenapina.
k) Regolazione della temperatura corporea: L'alterazione della capacità dell'organismo di regolare la temperatura corporea basale è stata associata all'assunzione di antipsicotici. Dai risultati delle sperimentazioni cliniche è stato possibile concludere che lo squilibrio della temperatura corporea clinicamente rilevante non sembra essere associato all'Asenapina. Viene consigliato di prestare molta attenzione nel prescrivere Asenapina a pazienti che presenteranno delle condizioni che potrebbero contribuire ad un aumento della temperatura corporea basale, ad es. attività fisica estenuante, esposizione a fonti di calore estreme, terapia concomitante con farmaci ad azione anticolinergica o pazienti soggetti a disidratazione.
l) Pazienti con grave insufficienza epatica: L'esposizione all'Asenapina è sette volte maggiore nei pazienti con grave insufficienza epatica ( Child-Pugh C ). Pertanto non è consigliato l'uso di Asenapina in questa categoria di pazienti.
m) Malattia di Parkinson e demenza con corpi di Lewy: Devono essere valutati i rischi e i benefici della prescrizione di farmaci antipsicotici, compresa Asenapina, a pazienti affetti da malattia di Parkinson, demenza con corpi di Lewy, in quanto entrambe le categorie di pazienti sono esposte a un rischio maggiore di contrarre la sindrome maligna da neurolettici, e presentano altresì una sensibilità superiore agli antipsicotici, la cui manifestazione può comprendere stati confusionali, obnubilamento del sensorio, instabilità posturale con frequenti cadute in aggiunta alla sintomatologia extrapiramidale.
Interazioni con altri farmaci
Viene consigliato di prestare molta attenzione in caso di assunzione di Asenapina con altri farmaci ad azione centrale. I pazienti dovrebbero evitare l'uso di alcol durante la terapia con Asenapina. Inoltre, Asenapina dovrebbe essere somministrata con cautela insieme alla Fluvoxamina ( Fevarin ), un inibitore CYP1A2, e con farmaci che sono sia substrati e inibitori del CYP2D6, ad es. Paroxetina ( Sereupin, Seroxat ). ( Xagena_2010 )
Fonte: Merck & Co, 2010
Link: MedicinaNews.it
Farma2010 Psyche2010
XagenaFarmaci_2010