La Clozapina appare essere moderatamente più efficace della Zotepina e del Risperidone nei pazienti schizofrenia
La Clozapina ( Leponex ) è un antipsicotico atipico che ha dimostrato di essere superiore nel trattamento della schizofrenia refrattaria che provoca meno disturbi del movimento. La Clozapina, tuttavia, comporta un rischio elevato di gravi disordini ematici, come l’agranulocitosi, che potrebbero essere potenzialmente fatali.
Attualmente sono disponibili una serie di nuovi antipsicotici sviluppati con lo scopo di trovare sia un migliore profilo di tollerabilità che un’efficacia superiore.
È stato svolto uno studio di revisione per confrontare gli effetti clinici della Clozapina con altri antipsicotici atipici ( ad esempio, Amisulpride, Aripiprazolo, Olanzapina, Quetiapina, Risperidone, Sertindolo, Ziprasidone e Zotepina ) nel trattamento della schizofrenia e delle psicosi simil-schizofrenia.
La revisione ha compreso 27 studi controllati e randomizzati in cieco, che hanno coinvolto 3099 partecipanti.
Dodici studi randomizzati controllati hanno confrontato la Clozapina con Olanzapina ( Zyprexa ), 5 studi con la Quetiapina ( Seroquel ), 9 con Risperidone ( Risperdal ), 1 con Ziprasidone ( Geodon ) e 2 con Zotepina ( Nipolept ).
Il tasso di abbandono in questi studi è stato elevato ( complessivamente 30.1% ), rendendo problematica l'interpretazione dei risultati.
La Clozapina ha avuto un tasso di abbandono per effetti avversi più elevato rispetto all’Olanzapina ( 9 studi randomizzati, n=1674, rischio relativo RR=1.60, numero di persone da trattare NNT=25 ) e a Risperidone ( 6 studi randomizzati, n=627, RR=1.88, NNT=16 ).
Un minor numero di partecipanti nei gruppi Clozapina ha lasciato prematuramente le sperimentazioni a causa dell’inefficacia rispetto al Risperidone ( 6 studi randomizzati, n=627, RR=0.40, NNT=11 ), indicando una maggiore efficacia della Clozapina.
La Clozapina è stata più efficace della Zotepina nel migliorare lo stato mentale generale dei partecipanti ( punteggio totale BPRS: 1 studio randomizzato, n=59, differenza media MD: -6.00 ), ma non costantemente di più di Olanzapina, Quetiapina, Risperidone e Ziprasidone.
Non vi è stata alcuna differenza significativa tra Clozapina e Olanzapina o Risperidone in termini di sintomi positivi o negativi della schizofrenia. Secondo 2 studi, eseguiti in Cina, la Quetiapina è stata più efficace della Clozapina per i sintomi negativi ( 2 studi randomizzati, n=142, MD: 2.23 ).
La Clozapina ha prodotto una minore, seppur lieve, incidenza di effetti collaterali extrapiramidali rispetto al Risperidone ( uso di farmaci anti-Parkinson: 6 studi randomizzati, n=304, RR=0.39, NNT=7 ) e alla Zotepina ( n=59, RR=0.05, NNT=3 ).
Un numero maggiore di partecipanti nel gruppo Clozapina ha mostrato una conta dei globuli bianchi inferiore rispetto ai pazienti in terapia con Olanzapina, più ipersalivazione e sedazione rispetto ai soggetti in trattamento con Olanzapina, Quetiapina e Risperidone, e più ricadute in confronto agli individui in trattamento con Olanzapina e Risperidone.
La Clozapina ha prodotto anche un importante aumento di peso che non si è verificato con Risperidone.
Altre differenze negli effetti avversi sono state meno documentate e devono essere replicate, per esempio, la Clozapina non ha alterato i livelli di prolattina mentre Olanzapina, Risperidone e Zotepina lo hanno fatto; a confronto con la Quetiapina, la Clozapina ha prodotto una più alta incidenza di alterazioni elettrocardiografiche; rispetto a Quetiapina e Risperidone, la Clozapina ha prodotto un aumento maggiore del livello di trigliceridi.
Altri risultati che dovrebbero essere replicati sono stati: la Clozapina ha migliorato le funzionalità sociali in misura minore rispetto a Risperidone, e un minore numero di partecipanti nel gruppo con Clozapina ha dovuto essere ricoverato in ospedale per evitare tentativi di suicidio rispetto al gruppo in cura con Olanzapina.
Altri risultati importanti come il ricorso ai servizi sanitari, le funzioni cognitive, la soddisfazione in merito alle cure o la qualità della vita sono stati segnalati raramente.
In conclusione, la Clozapina è risultata leggermente più efficace della Zotepina e del Risperidone, ma sono necessari ulteriori studi per confermare questo dato.
La Clozapina si differenzia più chiaramente dagli altri antipsicotici di seconda generazione per le reazioni avverse, e il profilo degli effetti collaterali potrebbe essere fondamentale per la scelta del trattamento a seconda della situazione clinica e delle preferenze del paziente.
I dati relativi ad altri risultati importanti come le funzioni cognitive, la qualità di vita, la morte o l'utilizzo di servizi sanitari sono attualmente in gran parte mancanti, indicando così la necessità di ulteriori studi di ampie dimensioni e ben progettati. ( Xagena_2010 )
Asenjo Lobos C et al, Cochrane Database Syst Rev 2010; (11):CD006633
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