Buprenorfina in associazione al Naloxone nel trattamento della dipendenza da oppiacei


Negli Stati Uniti, nel 2002, era stata approvata l’associazione orale Buprenorfina e Naloxone ( Suboxone ) per il trattamento ambulatoriale della dipendenza da oppiacei.

Uno studio ha valutato l’efficacia di questa combinazione nell’ambito delle cure primarie.

E' stata presa in esame una coorte di 99 pazienti arruolati consecutivamente, estratta dalla casistica di due ambulatori cittadini di cure primarie, a cui era stato somministrato il trattamento con Buprenorfina e Naloxone per la dipendenza da oppiacei.

L'endpoint primario era l’astinenza a sei mesi dall’inizio del trattamento, valutata dal curante sia mediante il dosaggio urinario degli oppiacei sia da frequenti visite mediche che includevano l’anamnesi per eventuali ricadute nell’uso di oppiacei.

Il 54% dei pazienti è risultato libero da oppiacei di abuso a sei mesi dall’inizio del trattamento.

Non è stata riscontrata un correlazione significativa tra l’astinenza, il tipo di oppiaceo d’abuso, il livello socioeconomico del quartiere o la dose di Buprenorfina e Naloxone somministrata.

E’stata invece osservata una correlazione tra astinenza ed età del paziente, copertura assicurativa di tipo sanitario, durata del trattamento e possibilità di far parte di gruppi di auto-aiuto.

In conclusione, i pazienti affetti da dipendenza per gli oppiacei possono essere trattati con sicurezza ed efficacia nell’ambito delle cure primarie, anche in situazioni di risorse limitate.
I risultati hanno indicato che un ampio numero di pazienti potrebbe avere accesso al trattamento con la combinazione di Buprenorfina e Naloxone nell’ambito delle cure primarie. ( Xagena_2013 )

Fonte: Rivista Società Italiana di Medicina Generale, 2013

Xagena_Medicina_2013