I luoghi della malattia psichica

A cura di L. d'Elia, C. Terapeutico-Riabilit."Passaggi",Oricola (Aq)


La storia delle istituzioni psichiatriche, lo sappiamo, è in origine una storia collusiva di esclusione ed emarginazione, di paure ed impotenza, di rappresentazioni del dolore psichico culturalmente inteso come insopportabile e, dunque, da esiliare. Ancora oggi queste origini continuano a pesare nelle nostre realtà istituzionali.
Non è casuale che da noi, in occidente, l'incessante ricerca dei setting ospitanti la malattia mentale e la mole di energie e pensieri spesi a questo proposito ci dia piuttosto informazioni sullo scarto esistente tra la declinazione culturale, tradotta nelle risposte istituzionali, e i cosiddetti risultati terapeutici: uno scarto abissale.
La nostra cultura (il nostro modo di pensare le istituzioni e i setting) non ha ancora posti, parole, pensieri, pratiche, sufficientemente adeguati alla malattia mentale. Le Comunità Psicoterapeutiche (CPT) rappresentano probabilmente il pensiero culturale occidentale più avanzato e rivoluzionario degli ultimi anni, il campo di sperimentazione più ardito e promettente in materia d'intervento sulla sofferenza psichica grave. (Xagena 2000)

(Keywords: comunità psicoterapeutica, CPT, malattia psichica)