Le gravi infezioni virali del sistema nervoso centrale nell’infanzia associate a un successivo sviluppo di schizofrenia e di psicosi non-affettiva
Le infezioni durante le prime fasi della vita potrebbero avere un ruolo nell’eziologia della schizofrenia. La maggior parte degli studi sull’argomento è stata incentrata sulla vita fetale e pochi hanno esplorato il rischio associato a infezioni durante l’infanzia con risultati non-omogenei.
È stato dunque condotto uno studio clinico con l’obiettivo di verificare se esiste un aumento del rischio di schizofrenia e di altre psicosi non-affettive associate a infezioni batteriche o virali al sistema nervoso centrale ( CNS ) durante l’infanzia e, in caso di risposta affermativa, di stabilire quali siano gli specifici agenti coinvolti.
Lo studio di coorte ha riguardato 1,2 milioni di svedesi nati tra il 1973 e il 1985, seguiti utilizzando i registri nazionali svedesi per reperire i dati sui ricoveri ospedalieri dovuti a infezioni del CNS tra gli 0 e i 12 anni ( infezioni batteriche: n=2.435; virali: n=6.550 ) e sulle malattie psicotiche non-affettive a partire dai 14 anni di età ( n=2.269 ).
È stato osservato un lieve aumento del rischio di schizofrenia e disturbi psicotici non-affettivi, associato a infezioni virali del sistema nervoso centrale. Non ci sono prove di un aumento del rischio in relazione a infezioni batteriche.
In un’analisi degli specifici agenti infettivi, il virus della parotite e il citomegalovirus sono risultati associati a successive psicosi.
In conclusione, gravi infezioni virali del sistema nervoso centrale nell’infanzia sembrano essere associate a un successivo sviluppo di schizofrenia e di psicosi non-affettiva.
L’associazione con specifici virus fa pensare che il rischio sia legato ad agenti con la propensione a invadere il parenchima cerebrale. ( Xagena_2008 )
Dalman C et al, Am J Psychiatry 2008; 165: 59-65
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