Disturbo post-traumatico da stress e comportamento suicidario negli adolescenti
La prevalenza del disturbo post-traumatico da stress ( PTSD ) negli adolescenti è maggiore rispetto alla prevalenza del disturbo nella popolazione adulta.
Il disturbo post-traumatico da stress e la suicidalità sono spesso presenti in popolazioni di adolescenti affetti da altri disordini psichiatrici ( in particolare i disturbi dell’umore ), grief ( afflizione ) traumatico, vittime di abusi in età infantile, e/o con storia familiare di suicidio.
Le ragioni e gli sviluppi dell’associazione tra disturbo post-traumatico da stress e suicidalità nell’adolescenza, tuttavia, rimangono poco chiare.
Cambiamenti del nucleo psicobiologico che contribuiscono al disturbo post-traumatico da stress alterano le emozioni, l’eccitamento, la percezione di sé e del mondo, l’irritabilità, l’impulsività, la collera, l’aggressività e la depressione.
Vi è evidenza che i fattori sopra citati, come pure l’assunzione di alcol e di altre droghe, possano moderare l’influenza di eventi stressanti e condurre al suicidio.
Sia il disturbo post-traumatico da stress sia la suicidalità negli adolescenti potrebbero anche essere il risultato dell’esposizione a violenze e a stili di coping negativi.
Il trattamento è molto difficile per questi gruppi di popolazione; gli screening del rischio di suicidio, l’educazione, la terapia dialettica comportamentale ( che analizza i meccanismi di coping associati e che porta alla prescrizione di farmaci antidepressivi e ansiolitici ) rappresentano gli interventi di prevenzione e trattamento più efficaci.
Quando si prescrivono farmaci ad adolescenti affetti da disturbo post-traumatico da stress e suicidalità, i medici devono considerare attentamente i punti deboli e i punti di forza di ciascuna delle opzioni farmacologiche. ( Xagena_2010 )
Ganz D, Sher L, Minerva Pediatrica 2010; 62: 363-370
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