Disturbo ossessivo-compulsivo associato a disturbo da uso di sostanze


Uno studio ha valutato la prevalenza nel corso della vita dei disturbi da uso di sostanze in un campione di pazienti affetti da disturbo ossessivo-compulsivo, definendo l’impatto clinico di tale comorbidità sulle caratteristiche del disturbo ossessivo e comportamenti compulsivi, con particolare attenzione alla comorbidità con altri disturbi di asse I ( DSM-IV-TR ).

Sono stati reclutati pazienti consecutivamente afferenti al Servizio per i Disturbi Depressivi e d’Ansia, Dipartimento di Neuroscienze dell’Università di Torino, durante un periodo di 8 anni ( 2000-2008 ), con diagnosi di disturbo ossessivo-compulsivo. Sono state valutate le caratteristiche socio-demografiche e cliniche del campione in esame tramite un’intervista semistrutturata e scale di valutazione ( scala di Hamilton per depressione ed ansia, Yale-Brown Obsessive-Compulsive Scale ). La comorbidità con altri disturbi di asse I è stata valutata tramite somministrazione della Structured Clinical Interview for DSM-IV Axis I Disorders.

In un campione di 216 pazienti con diagnosi principale di disturbo ossessivo-compulsivo, 21 ( 9.7% ) hanno presentato comorbidità con disturbo da uso di sostanze.

Le compulsioni di ordine sono risultate più frequenti nel gruppo di pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo e comorbidità per disturbo da uso di sostanze ( 52.4% vs 26.2%, P=0.020 ) rispetto al gruppo di pazienti con sola diagnosi di disturbo ossessivo-compulsivo. Il disturbo di panico e i disturbi bipolari I e II risultano essere più frequenti tra i pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo da uso di sostanze ( 23.8% vs 7.4%, P=0.025; 23.8% vs 7.7%, P=0.031 ).

I risultati ottenuti, in accordo con i dati presenti in letteratura, hanno dimostrato che i disturbi da uso di sostanze sono più frequenti in particolari profili di pazienti con disturbo ossessivo-compulsivo. In particolare i pazienti con comorbidità disturbo ossessivo-compulsivo e disturbo da uso di sostanze sono più frequentemente affetti da disturbo bipolare di tipo II. ( Xagena_2009 )

Maina G et al, Minerva Psichiatrica 2009;50:301-308



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Psyche2009