Disturbo da alimentazione incontrollata: terapia psicoeducazionale di gruppo


E’ stata esaminata l’efficacia di un programma di terapia psicoeducazionale di gruppo in una popolazione obesa affetta da disturbo da alimentazione incontrollata, sia full-criteria che sottosoglia ( DSM-IV-TR ).

Lo studio ha coinvolto 297 soggetti, 27 di sesso maschile e 270 di sesso femminile, con un’età media di 46 anni e con indice di massa corporea ( BMI ) di 37.8 kg/m2, che hanno partecipato a un programma psicoeducazionale di gruppo di cinque incontri settimanali, 90 minuti ciascuno, guidati da psichiatri, psicologi e dietisti. Gli incontri erano focalizzati sull’inquadramento nosografico del disturbo da alimentazione incontrollata, sui metodi per combatterne i sintomi e sul mantenimento di un corretto stile alimentare.

Come indicatori di outcome sono stati utilizzati peso e indice BMI, livelli di depressione, impulsività e rabbia e i principali aspetti psicopatologici associati al disturbo alimentare.
I pazienti sono stati valutati alla presa in carico, a inizio terapia e al suo termine attraverso test psicometrici autosomministrati, comprendenti BES, BDI, EDI-2, STAXI, EDI-SC. Sono stati somministrati, esclusivamente alla prima visita, TCI, SCL-90, BSQ, STAI-X.

All’inizio della terapia sono state rilevate correlazioni tra drop-out ( interruzione precoce di uno studio ) e impulsività, condizione familiare stabile e lavoro full-time. Alla fine della terapia sono emerse riduzioni significative dell’impulsività alimentare, della psicopatologia alimentare, della rabbia e del suo controllo.

Dall’analisi del drop-out è emerso come l’impulsività sia associata a una minore compliance mentre una condizione sociale più stabile, invece, l’aumenti.
Ulteriori studi sono necessari al fine di confermare l’efficacia dimostrata dalla psicoeducazione nel disturbo da alimentazione incontrollata e chiarirne le eventuali influenze sulla prognosi. ( Xagena_2010 )

Leombruni P et al, Minerva Psichiatrica 2010;51:135-144

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Psyche2010