Secukinumab, un inibitore dell’interleuchina-17A, come terapia sistemica di prima linea nei pazienti adulti affetti da psoriasi a placche da moderata a grave
Secukinumab ( Cosentyx ), inibitore dell’interleuchina-17A, ha dimostrato la propria superiorità rispetto ai due trattamenti biologici consolidati Ustekinumab ( Stelara ) e a Etanercept ( Enbrel ) e ha ottenuto parere favorevole in Europa dal Comitato scientifico ( CHMP ) della'EMA ( European Medicines Agency ) come terapia sistemica di prima linea per il trattamento dei pazienti adulti affetti da psoriasi a placche da moderata a grave.
Secukinumab è un anticorpo monoclonale umano che inibisce selettivamente l’azione dell’IL-17A, una proteina che si trova in concentrazioni elevate nella cute affetta da psoriasi.
Lo studio di fase IIIb CLEAR ( Comparison to assess Long-term Efficacy, sAfety and toleRability of secukinumab vs. ustekinumab ), multicentrico, randomizzato, in doppio cieco di 52 settimane in pazienti con psoriasi a placche da moderata a grave, ha dimostrato la superiorità di Secukinumab rispetto a Ustekinumab e ha soddisfatto il suo endpoint primario ( ottenimento di PASI 90, costituito da una riduzione di almeno il 90% della gravità delle manifestazioni cutanee alla settimana 16 ).
Lo studio ha anche soddisfatto l’endpoint secondario ( ottenimento di PASI 75 alla settimana 4 ).
I risultati relativi alla sicurezza sono stati coerenti con quelli ottenuti in precedenza dagli studi clinici di fase III condotti con Secukinumab.
Lo studio registrativo di fase III FIXTURE ha invece dimostrato la superiorità di Secukinumab verso Etanercept, farmaco anti-TNF-alfa attualmente considerato standard terapeutico, nella guarigione della cute affetta da psoriasi, a fronte di un profilo di sicurezza comparabile.
Sono in corso di svolgimento altri studi di fase IIIb, tra i quali gli studi sulla psoriasi palmo-plantare, sulla psoriasi ungueale e sulla psoriasi pustolosa palmo-plantare.
Secukinumab è anche in fase III di sviluppo per l’artrite psoriasica e la spondilite anchilosante.
Gli effetti indesiderati più comuni di Secukinumab ( che possono riguardare più di 1 persona su 10 ) sono infezioni delle vie respiratorie superiori ( raffreddori ) con nasofaringite ( infiammazione di naso e gola ) e rinite ( congestione e gocciolamento nasale ).
La maggior parte degli effetti indesiderati è di natura da lieve a moderata.
Poiché Secukinumab può accrescere il rischio d’infezione, non deve essere somministrato a pazienti con gravi infezioni attive tra cui la tubercolosi. ( Xagena_2015 )
Fonte: Novartis, 2015
Xagena_Medicina_2015