Sicurezza dell’Acitretina nel trattamento della psoriasi
L’Acitretina ( Neotigason ) trova indicazione nel trattamento della psoriasi grave negli adulti sia in monoterapia che in terapia di combinazione, o come farmaco di mantenimento, stabilizzante-la-malattia.
Mentre l’efficacia nella psoriasi ed in altri disordini di cheratinizzazione è ben definita, la sua sicurezza è motivo di preoccupazione per alcuni dermatologi.
Gli effetti collaterali, associati al trattamento di breve periodo con retinoidi per os, comprendono: effetti mucocutanei, aumento degli enzimi epatici, e teratogenicità.
L’effetto collaterale cumulativo nel lungo termine è la calcificazione scheletrica e dei legamenti, come l’iperostosi.
Esiste una specifica sindrome associata all’assunzione di retinoidi per bocca, denominata DISH (diffuse idiopathic skeletal hyperostosis).
L’obiettivo della ricerca, condotto presso UCSF ( University of California – San Francisco ) è stato quello di determinare l’incidenza della sindrome DISH con l’impiego dell’Acitretina per lungo periodo nel trattamento della psoriasi.
Lo studio ha riguardato tutti i pazienti che avevano assunto Acitretina per più di 1 anno, giunti all’osservazione del UCSF Psoriasis and Skin Treatment Center,.
La revisione delle cartelle cliniche dei pazienti non ha evidenziato alcun caso di sindrome DISH, confermata ai raggi X, minime variazioni negli indicatori di rischio coronarico ed, in casi estremamente rari, significativi aumenti degli enzimi epatici.
Gli Autori hanno concluso che l’Acitretina non sembra causare significativi effetti collaterali nel lungo periodo, se assunta a bassi dosaggi. ( Xagena_2004 )
Lee E , Koo J, J Dermatolog Treat 2004; 15: 8-13
MedicinaNews.it
XagenaFarmaci_2004