La psoriasi influisce negativamente sulle attività giornaliere e sulla sfera sessuale dei pazienti. Uno studio ha valutato se il miglioramento delle lesioni cutanee ottenute con l’utilizzo dei farmaci biologici corrispondesse ad una migliore qualità di vita ( QoL ).

Sono stati studiati 30 pazienti con psoriasi moderata-grave trattati con farmaci anti-CD11 ( n=13 ) o anti-TNF-alfa ( n=17 ).
La gravità delle lesioni cutanee è stata valutata, prima dell’inizio del trattamento con farmaco biologico ( T0 ) e 6 mesi dopo trattamento ( T1 ) mediante la scala PASI ( Psoriasis Area and Severity Index ) e la scala BSA ( Body Surface Area ).
La qualità di vita è stata valutata mediante le scale DLQI ( Dermatology Life Quality Index ) e PsoriQoL ( Psoriasis Quality of Life ).

I valori medi dei punteggi alle scale DLQI e del PsoriQoL si sono ridotti significativamente da 16.5 a 2 rispettivamente. A T0, l’indice PASI non è risultato correlato in modo significativo con il DLQI.
Né il DLQI né lo PsoriQoL erano significativamente correlati con l’età e con la durata della malattia.
E’ stata osservata correlazione significativa tra l’indice PASI e DLQI solo per i pazienti con artropatia, ma non con il DLQI dei pazienti senza artropatia.
A T1, l’indice PASI non è risultato correlato in modo significativo né con DLQI né con PsoriQoL.

Dallo studio è emerso che i pazienti con psoriasi presentano una riduzione della loro qualità di vita che sembra essere indipendente da molti fattori quali l’età, la durata della malattia e in particolare la gravità.
La qualità della vita non sembra essere influenzata in maniera diretta dall’artropatia.
Altri fattori di natura sia genetica che ambientale potrebbero giocare un ruolo determinante nel ridurre la qualità della vita nel paziente affetto da psoriasi. ( Xagena_2010 )

Cozzani E et al, Giornale Italiano di Dermatologia e Venereologia 2010;145:709-712



Link: MedicinaNews.it

Dermo2010