Fibromialgia: il Naltrexone a basso dosaggio riduce i sintomi


La fibromialgia è un disturbo doloroso cronico, che è caratterizzato da diffuso dolore muscoloscheletrico e sensibilità alla stimolazione meccanica.

Ricercatori della Stanford University a Palo Alto negli Stati Uniti hanno verificato l’efficacia di bassi dosaggi di Naltrexone nel trattamento dei sintomi della sindrome fibromialgica.

Lo studio in crossover aveva il seguente disegno: basale ( 2 settimane ), placebo ( 2 settimane ), farmaco ( 8 settimane ) e washout ( 2 settimane ).

Dieci donne hanno incontrato i criteri per la fibromialgia; queste donne non stavano assumendo farmaci oppioidi.

Il Naltrexone, oltre ad antagonizzare i recettori degli oppiodi a livello neuronale, inibisce anche l’attività di microglia nel sistema nervoso centrale.
A bassi dosaggi ( 4,5 mg ), il Naltrexone può inibire l’attività di microglia e revertire l’infiammazione centrale e periferica.

È stato osservato che il Naltrexone, impiegato a bassi dosaggi, riduce i sintomi della fibromialgia nell’intera coorte, con una riduzione superiore al 30% rispetto al placebo.
Inoltre la soglia del dolore termico e quella del dolore meccanico sono migliorate con il farmaco.

Gli effetti indesiderati associati al Naltrexone ( tra cui l’insonnia e i sogni vividi ) sono risultati rari, e descritti come minori e transitori.
La velocità di sedimentazione eritrocitaria, al basale, era in grado di predire più dell’80% della varianza nella risposta al farmaco.
I soggetti con più alte velocità di sedimentazione ( indicanti processi infiammatori generali ) hanno presentato la più grande riduzione dei sintomi in risposta al Naltrexone a basso dosaggio.

In conclusione, il Naltrexone a basso dosaggio può essere un trattamento efficace per la sindrome fibromialgica, altamente tollerabile e poco costoso. ( Xagena_2009 )

Younger J, Mackey S, Pain Med 2009; Epub ahead of print



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