Alcune donne con carcinoma all'ovaio riescono ad ottenere benefici sul lungo termine, anche superiori ai 5 anni, con Olaparib
Una nuova molecola, Olaparib ( Lynparza ) è in grado di far regredire il tumore all'ovaio.
L’efficacia del nuovo farmaco è stata rilevata da uno studio europeo i cui risultati sono stati pubblicati su Lancet Oncology.
In questo studio è stata dimostrata l’efficacia di Olaparib nel trattamento della recidiva del carcinoma ovarico nelle pazienti con mutazione dei geni BRCA 1 e BRCA 2.
Il farmaco è in grado di far regredire il tumore per oltre due anni dopo che la paziente si è sottoposta a chemioterapia.
Inoltre, il 15% delle donne, dopo aver assunto Olaparib, presentano benefici a lungo termine, anche superiori ai 5 anni.
Coordinatore nazionale dello studio è l’oncologo dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli, Sandro Pignata.
Sono risultati di grande importanza che offrono una valida opzione terapeutica.
E' necessario effettuare il test per la ricerca delle mutazioni di BRCA in tutte le pazienti con carcinoma ovarico, non solo per selezionare quelle che potrebbero trarre beneficio dal trattamento con Olaparib, ma anche per fare uno screening delle famiglie nelle quali queste mutazioni sono trasmesse ereditariamente, per riconoscere precocemente le donne a rischio di sviluppare carcinomi ovarici e della mammella. ( Xagena_2017 )
Fonte: Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli - Fondazione Pascale, 2017
Xagena_Medicina_2017