L’uso eccessivo di radiazioni in diagnostica può causare successiva insorgenza di tumori


In uno studio, i Ricercatori dell’UCSF ( University of California San Francisco ) hanno compiuto uno studio cross-sezionale retrospettivo con l’obiettivo di valutare i futuri rischi di tumore con l’uso di scansioni di tomografia computerizzata.

E’ stata valutata la dose di radiazione associata agli 11 tipi più comuni di studi diagnostici basati sulla tomografia computerizzata, condotti su 1.119 pazienti adulti consecutivi presso 4 Centri in California ( Stati Uniti ) nel periodo compreso tra gennaio e maggio 2008.

I Ricercatori hanno trovato che le dosi di radiazione variavano, passando da 2 mSv per una scansione alla testa a 31 mSv per una scansione addominale e della pelvi.
Le dosi efficaci variavano anche significativamente e tendevano ad essere più elevate nelle scansioni di tomografia computerizzata dell’addome e delle pelvi.

Secondo i Ricercatori la stima del rischio di tumore nel corso della vita dipende dall’età, dal sesso, e dal tipo di scansione. Il rischio diminuisce con l’età ed è più basso negli uomini rispetto alle donne.

Ricercatori del National Cancer Institute ( NCI ) a Bethesda hanno stimato che le 57 milioni scansioni di tomografia computerizzata, effettuate nel corso del 2007 negli Stati Uniti, potrebbero essere causa di circa 29.000 tumori.

Fonte: Archives of Internal Medicine, 2009

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