L’uso dei contraccettivi orali riduce il rischio di sclerosi multipla
Le donne che assumono la pillola contraccettiva presentano un minor rischio di sclerosi multipla.
La somministrazione di estrogeni a topi ha mostrato che questi animali risulterebbero protetti nei confronti di una malattia simile alla sclerosi multipla.
Ricercatori dell’Harvard Medical School di Boston hanno compiuto uno studio epidemiologico per accertarsi se l’assunzione della pillola contraccettiva avesse potuto ridurre il rischio di sviluppare sclerosi multipla nelle donne.
E’ stato consultato un database inglese, in cui sono stati identificati 106 casi di sclerosi multipla in donne di età inferiore ai 50 anni.
Sono state esaminate le prescrizioni effettuate nei 3 anni precedenti l’esordio della malattia, con l’obiettivo di verificare se alle donne era stata prescritta la pillola anticoncezionale.
I dati ottenuti sono stati confrontati con quelli di 1001 donne di età simili presenti nello stesso database, che però non avevano sviluppato la malattia neurologica.
I Ricercatori hanno trovato una riduzione del 40% nell’incidenza di sclerosi multipla tra le donne che avevano fatto uso di contraccettivi orali.
Inoltre è stato osservato un aumento del rischio di sviluppare sclerosi multipla durante i 6 mesi susseguenti la gravidanza.
Gli estrogeni presentano un effetto sul sistema immunitario.
Secondo Alvaro Alonso, il principale autore dello studio, il trattamento con i contraccettivi orali potrebbe ritardare di 1 oppure di 2 anni l’insorgenza della sclerosi multipla.
Fonte: Archives of Neurology, 2005
Xagena_2005