Patologie del puerperio
Il puerperio è il periodo di tempo necessario all’apparato genitale per riprendere la normale attività dopo un parto. E’ normalmente compreso tra le 2 ore dopo il parto fino alla comparsa del ciclo mestruale.
E’ un periodo di tempo molto delicato durante il quale si verificano le perdite ematiche post-partum ed è fondamentale che l’utero in questa fase sia ben contratto, in modo da chiudere meccanicamente i vasi e favorire la deposizione di fibrina nel punto di inserzione placentare, riducendo così le perdite ematiche.
Le complicazioni patologiche che possono insorgere in questo lasso di tempo riguardano: lacerazioni cervicali e vaginali, lesioni dell’apparato urinario e del retto, lesioni del canale osseo, patologie infettive, lacerazioni.
Le lacerazioni cervicali possono essere dovute a una veloce discesa del feto lungo il canale del parto, a rigidità dei tessuti, all’applicazione della ventosa prima che si sia raggiunta la dilatazione completa o infine a manualità ostetriche traumatizzanti.
Le lacerazioni vaginali possono essere isolate o rappresentare la continuazione di quelle cervicali e vengono distinte in 4 gradi a seconda della “zona” interessata:
1 grado: sono interessate la mucosa vulvo-vaginale e la cute perineale
2 grado: sono interessati i muscoli e le fasce perineali
3 grado: è interessato lo sfintere anale
4 grado: è interessato lo sfintere anale e la mucosa ano-rettale
Le lesioni dell’apparato urinario riguardano la sovradistensione vescicale che può alterare la contrattilità del muscolo detrusore portando a ritenzione urinaria.
Il parto vaginale può danneggiare i tessuti del pavimento della cavità pelvica per un’azione di stiramento e pressione contro i tessuti duri del bacino causando anossia o addirittura necrosi, portando ad uno stato di incontinenza urinaria.
Le lesioni del canale osseo riguardano la diastasi della sinfisi pubica e la lussazione o la frattura del bacino.
La diastasi del pube consiste nella separazione delle due ossa pubiche lungo la sinfisi. Di norma si aggira intorno ai 10-35mm e può insorgere sia durante un parto normale sia nel caso di parto distocico.
I sintomi sono costituiti da dolore e difficoltà o anche impossibilità alla deambulazione.
La patologia coccigea riguarda la frattura del coccige durante la retropulsione al momento del parto, o la lacerazione dei legamenti sacro-coccigei.
La sintomatologia in entrambi i casi è costituita da intenso dolore che si amplifica nel corso di defecazione o assumendo la posizione seduta. La guarigione è spontanea ma richiede mesi.
La patologia infettiva riguarda infezioni locali o generalizzate portate da svariati germi ed è conseguenza di traumi ostetrici, rottura prolungata delle membrane, ritenzione di membrane, lacerazioni varie. (Xagena_2010 )
Gyne2010